(ANSA) – PALERMO, 25 NOV – I dati del bollettino quotidiano dell’emergenza Covid confermano che in Sicilia si è ormai invertito il trend dei contagi. Sono 1.317 i nuovi positivi registrati oggi, sostanzialmente lo stesso numero di ieri ma con 11.433 tamponi effettuati, circa millecinquecento in più. Stabile anche il numero dei decessi (47) mentre continuano a diminuire i ricoveri di pazienti Covid: 1.824, venti in meno rispetto a ieri, 250 dei quali in terapia intensiva. Ma il dato più confortante è quello dei guariti: sono 1.149, il doppio rispetto a qualche giorno fa.
Il saldo tra gli attuali positivi e quello dei guariti comincia dunque a far calare il numero complessivo delle persone contagiate. E’ quanto avviene ad esempio a Palermo, dove per la prima volta scende sotto quota 8mila in città e sotto quota 11mila in provincia, come emerge dal report quotidiano curato dall’Ufficio statistica del Comune, che si basa sui dati forniti dalla Asp.
Intanto non si placano le polemiche politiche dopo l’audio del superburocrate Mario La Rocca che in una chat su whats app sollecitava i vertici di Asp e ospedali a caricare sulla piattaforma della Regione i dati sui posti letto disponibili in Sicilia. “Quello che è accaduto in Sicilia è oggetto di approfondimento. Il ministero della Salute, in collaborazione con i Nas, ha avviato un’ispezione iniziata il 23 novembre e che dovrebbe concludersi tra oggi e domani. Aspettiamo quelle valutazioni ma ribadiamo che i cittadini devono avere fiducia totale nelle istituzioni. I dati devono essere rigorosi e trasparenti” ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, durante il question time alla Camera rispondendo ad un’interrogazione sul caso Sicilia. Un “caso” che è approdato anche all’Assemblea regionale siciliana, con una nozione di sfiducia nei confronti dell’assessore regionale alla Salute, presentata dalle opposizioni.
Resta sempre alta, infine, l’attenzione nei confronti della Rsa dell’isola, dove sono in corso screening a tappeto su degenti e operatori con i tamponi rapidi. In una casa di riposo di Messina sono risultati positivi ben 23 anziani su 24 e sei dipendenti.