(ANSA) – PALERMO, 14 GEN – Sono circa 800 i cinesi della comunità palermitana in viaggio verso casa, a Wenzhou, nella parte sud orientale della provincia cinese dello Zhejiang, per sottoporsi al vaccino anti-covid.
In molti sono già arrivati a destinazione, dopo tre tappe, almeno due tamponi e 28 giorni di quarantena.
Tra viaggio e isolamento, ci vorrà un mese per ricevere la prima dose di vaccino, e una settimana per il richiamo.
La transumanza è scattata con largo anticipo per permettere a molti di loro di partecipare ai festeggiamenti del capodanno cinese (è l’anno del Bufalo), che prevede almeno dieci giorni di festa.
Da Palermo sono partiti in maggioranza uomini. In tutto 800 persone di una comunità che arriva a toccare i 2500 individui nella provincia palermitana.
Come prima tappa si sono fermati a Roma e Milano, dove si sono sottoposti al primo tampone. Dagli hub italiani hanno preso un volo per Shanghai. Una volta in Cina, è cominciato il primo periodo di isolamento di 14 giorni, trascorsi i quali hanno fatto un altro tampone. Solo dopo il risultato del test negativo, si sono messi in viaggio verso Wenzhou, località di nascita per quasi tutti i cinesi che risiedono a Palermo.
Una volta a casa hanno fatto un altro ciclo di 14 giorni di quarantena, prima del vaccino anti-covid.
“Da evidenziare che sia i tamponi sia il periodo di quarantena in speciali luoghi attrezzati sono a totale carico di ognuno di loro – dice Marco Mortillaro, direttore della comunità cinesi d’Oltremare di Palermo – Anche a me hanno proposto di viaggiare in Cina per essere vaccinato, ma un mese è veramente troppo.
Attenderò il mio turno in Italia, come tutti. Ma se dovessi attendere troppo, accetterò il loro invito”. (ANSA).