In merito al ritrovamento della tarturuga ferita presso la spiaggia della Martinica a Ficarazzi (LEGGI ARTICOLO), abbiamo ricevuto una lettera aperta da parte della Dott.ssa Marcella Giornetti di cui postiamo il teato integralmente:
“È importante rettificare le informazioni fornite alla comunità cittadina locale affinché si sappia cosa fare quando ci si ritrova in una situazione analoga a quella che si è verificata ieri a Ficarazzi.
Sono Marcella Giornetti, biologa e attivista ambientale e ritengo sia necessario dispensare contenuti validi per favorire una maggiore consapevolezza sulle conseguenza che hanno le nostre azioni. Nella giornata di ieri si è assistito al recupero di un esemplare di Caretta caretta avvenuto in collaborazione tra cittadini locali e associazioni e autorità competenti. Nonostante il gesto di recupero sia stato fatto in buona fede dai bagnanti, è necessario sottolineare che soltanto chi ha competenze può e deve agire immediatamente. L’ interazione tra essere umano ed animali selvatici, anche con scopo positivo, non deve mai essere d’ esempio né tanto meno deve essere un comportamento da imitare.
Spesso abbiamo assistito negli ultimi anni a Carette, Cetacei e altra fauna marittima spiaggiata e in difficoltà ma non sempre ciò che abbiamo fatto è servito veramente a sottrarre gli animali da una situazione di pericolo. Mi riferisco a quando l’ animale viene preso d’ assalto per fare selfie, quando i bagnanti permettono ai bambini di toccarlo, di giocarci e di interagire in modo innaturale.
Le conseguenze di queste azioni ci sono state sbattute in faccia dai recenti casi di cronaca: animali che si abituano alla presenza dell’ uomo e che vengono uccisi dalla stessa mano che li nutre. Pertanto ciò che si deve fare è innanzitutto, rispettare un animale selvatico nel suo habitat, che sia marino o terrestre, amandolo “da lontano”.
Evitare in qualsiasi caso il contatto, a meno che non si sappia davvero quali mosse fare, ed aspettare che agisca chi di competenza.
Qualora dovesse capitare nuovamente una situazione d’ emergenza, ecco cosa sono le cose da fare, come ci suggerisce il Centro recupero Brancaleone:
1) contattare tempestivamente il Centro di Recupero Tartarughe Marine più vicino, cercando su internet;
2) contattare la Guardia Costiera al numero 1530;
3) raccogliere più informazioni possibile relativamente al luogo di ritrovamento e condizioni dell’animale. Descrivendo le ferite o corpi estranei;
4) scattare foto dettagliate ed IN NESSUN CASO bisogna provare a rimuovere eventuali corpi estranei che fuoriescono dalla tartaruga in quanto è possibile provocare delle lesioni;
5) in attesa che intervengano le associazioni o autorità competenti, le uniche cose da fare sono le seguenti:
- tenere d’ occhio la tartaruga in ombra su sabbia umida o in un contenitore privo di acqua (la tartaruga potrebbe avere problemi polmonari) con un panno bagnato a coprire il carapace e la testa (non le narici)
- mai capovolgere la tartaruga
- mai avvicinare le mani alla bocca della tartaruga
- impedire folla e schiamazzi attorno all’ animale (a prescindere se si tratti di tartaruga, capodoglio o squalo, vale per TUTTI gli animali) in quanto la confusione può creare ulteriore forma di stress.
I vostri selfie saranno bellissimi anche se inquadrate l’ animale da lontano!
Ecco di seguito alcuni contatti utili a recuperare tartarughe marine in difficoltà, reperibili h24.
Segnalate a loro i vostri avvistamenti :
328 3020921 h24 solo per soccorsi;
340 3880716 h24 solo per soccorsi;
392 5951614 numero whatsapp per soccorsi/foto/video.
Ringrazio tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere quanto scritto, sono certa che ai prossimi avvistamenti ognuno saprà cosa fare.”
Buona giornata!