Che pena mi fanno quelle persone che hanno bisogno di mettere in cattiva luce gli altri per apparire migliori di quello che sono..
Questo accade spesso perché la persona di turno vede più facilmente i difetti altrui piuttosto che i propri, seppur esistenti.
Potrebbe darsi che la persona di turno non si dia il tempo necessario per guardarsi dentro o che reputi questo esercizio qualcosa di superfluo.
Si tratta di una povertà emotiva: per vivere occorre sia dare che ricevere. Il soggetto in questione – invece – pretende di ricevere senza dare nulla in cambio. In termini lavorativi è semplice da spiegare: il lavoratore percepisce uno stipendio o un salario mensile perché ha lavorato. In termini emotivi, il ragionamento sarebbe altrettanto semplice, ma non tutti lo comprendono.
Anche se sembra strano, è giusto provare pena per queste persone: anche se ci accusano di chissà quale colpa, i colpevoli sono loro, che non hanno la capacità di guardarsi dentro. Accusarli di questo difetto non servirebbe a nulla: negherebbero l’evidenza, perché – ironia della sorte – non l’hanno mai vista.
Dopo che aver deciso se continuare a frequentare questa persona o meno, non ci sono consigli adeguati per trattare con queste persone: questa non è la loro unica peculiarità, perciò si dovrebbe considerare l’intero carattere dell’individuo per trovare il modo giusto.
Forse l’unica strada da percorrere è
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Armarsi di pazienza
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Andare per tentativi
A scelta nell’ordine. Se – per esempio – dire chiaramente che questo suo comportamento vi infastidisce, potreste provare a trattare lui nel modo in cui tratta voi. Se anche questo non funziona, non dovete fare altro che provare pena per lui
Tratto da: https://matteopoletti.blog/2020/09/23/che-pena-mi-fanno-quelle-persone-che/