PALERMO – Diventano dieci le «zone rosse» in Sicilia. Da oggi (alle 14) si aggiungono infatti Gela, in provincia di Caltanissetta (dove si registrano quasi 800 positivi ndr), e Villarosa nell’Ennese. Il provvedimento, in vigore fino al 31 gennaio, è stato adottato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sulla base delle relazioni delle Asp competenti e sentiti i sindaci delle amministrazioni coinvolte. Le nuove «zone rosse» si aggiungono a quelle attualmente in vigore in altri 8 Comuni della Sicilia.
In provincia di Caltanissetta, i divieti sono scattati a Milena; nel Messinese, oltre al capoluogo, le misure restrittive coinvolgono Capizzi e San Fratello. In provincia di Catania sono stati dichiarati “zona rossa” Ramacca e Castel di Iudica; stessi divieti a Santa Flavia, nel Palermitano, e a Ravanusa, in provincia di Siracusa. E c’è anche il Comune di Mistretta nel Messinese che, sempre a causa della risalita dei casi positivi, potrebbe presto aggiungersi a questo elenco. Frattanto, nella complessiva risalita dei contagi nell’Isola, si stanno anche riaccendendo diversi focolai nelle Rsa. Nella struttura Karol a Villabate, nel Palermitano, su 71 dipendenti 9 sono risultati positivi; mentre su 43 pazienti i positivi sono 22.
Il virus ha iniziato a circolare all’inizio dell’anno e sono stati gli stessi gestori della struttura a segnalare i primi casi durante i controlli fatti periodicamente a impiegati e pazienti. «Al momento la situazione siamo riusciti a gestirla all’interno della stessa struttura – dicono dalla Rsa -.
La situazione è tenuta sotto controllo dall’Usca di competenza. Già da domani i negativi faranno il vaccino. I pazienti e gli operatori positivi sono tutti asintomatici. Da alcuni giorni con i nuovi risultati dei tamponi la situazione pare si sia stabilizzata».
Altri contagi si sono verificati in una Rsa di Piana degli Albanesi, sempre nel Palermitano, dove sono positivi tre operatori e sette pazienti.
Mentre all’ospedale Civico di Palermo, secondo la denuncia del sindacato Fials, ci sarebbe una decina almeno di positivi tra medici, infermieri e pazienti, mentre altri sono in attesa dell’esito dei tamponi.