E’ lì che la speranza si è spenta definitivamente stamattina, poco prima delle 11. La morte cerebrale era già stata dichiarata dai medici stanotte, poco prima dell’una. E nulla è riuscito a salvare Bruno, giovane benzinaio che lavorava presso il distributore di carburante di famiglia, in via Papa Sergio. Il ragazzo viveva proprio all’Arenella. Decine gli amici del quartiere che nelle ultime ore si sono recate in ospedale, sperando di vedere gli occhi di Bruno aprirsi.
Ma quell’incidente si era rivelato stato violentissimo ed aveva provocato ferite interne gravissime e un forte trauma cranico. Quella di Bruno Galioto è un’altra giovane vita che si spezza sulle strade della città. Il 31enne è morto vicino a casa, nella strada dove si incontrava con gli amici di una vita. Una scia di sangue che non si arresta, che negli ultimi mesi ha avuto come protagonisti studenti o ragazzi appena universitari.
Basti pensare a Laura Cuchel, una ragazza di diciannove anni che ha perso la vita in un incidente in via Villagrazia. La giovane, a fine maggio, aveva perso il controllo della sua Smart per schiantarsi contro un muro. Poi 48 ore di agonia e la morte. L’11 maggio scorso, invece, fu il diciassettenne Gabriele Scalia a perdere la vita. In piano centro città, in piazza Croci.
Fonte Live Sicilia