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4 marzo 2015Posted in: Cronaca
Un nuovo collaboratore di giustizia,
Salvatore Sollima, ha dato un importante contributo all’indagine che stanotte ha portato al fermo di sette mafiosi del mandamento di Belmonte Mezzagno. Sollima è di Bagheria e ha intrapreso un percorso di collaborazione da libero. A fare rivelazioni ha cominciato il 24 febbraio e ha portato alla scoperta, nella sua abitazione, di armi cariche, munizioni e un rilevatore di microspie. Le sue dichiarazioni confermerebbero quanto già detto da altri pentiti bagheresi. Sollima ha un precedente per estorsione, ma era stato scarcerato. Si sarebbe pentito per assicurare alla figlia, una bambina di sette anni, una vita diversa. Ha 43 anni. Ha iniziato a pubblicare il 24 febbraio scorso. Ha fatto rinvenire diversi proiettili e ricercatore di microspie. Ha consentito anche un arresto a Villabate. Salvatore Sollima avvia la sua collaborazione da libero. Era stato arrestato solo per una estorsione. Ha una bambina di sette anni e ha fatto la scelta per dare un futuro a sua figlia, una vita nuova. (repubblicapalermo.it)
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