Un fiume di auto, camion e pullman si riversano sulla statale 113 ed attraversano (si fa per dire) l’indomito corso principale di Ficarazzi. Adesso provate ad immaginare cosa succedera’ in questo piccolo centro, a partire dal momento in cui la nostra gloriosa regione Sicilia (ci riferiamo al governo Lombardo) cedera’ la gestione “economica” delle autostrade sicule all’Anas con la poco piacevole novita’ che gli automobilisti che la utilizzeranno dovranno pagare il “pedaggio”.
Il costo previsto e’ di un euro e cinquanta a “tratta” cioe’ chi dovra andare a Palermo se si “entra da Bagheria” il costo sara’ di tre euro (andata e ritorno sei euro).
Non ci saranno caselli, ma un sistema di rilevazione automatica attraverso un bollino prepagato sul parabrezza. In mancanza di tale bollino, la multa sara’ inevitabile. Anas, pero’, non guadagnerebbe nulla da questa operazione, perche’ la somma dei pedaggi verra’ defalcata dai trasferimenti statali alla societa’. in questo modo, il governo nazionale, vorrebbe recuperare trecento milioni di euro. Secondo voi quanti preferiranno la vecchia statale (con il nostro corso Umberto interamente interessato) per evitare il tributo?
Facendo dei conti molto approssimativi se soltanto il 20% opta per la statale siamo nei guai, saranno migliaia di auto in piu’ che ci dovremmo sobbarcare sommate a quelle fisiologiche di tutti i giorni. Il sindaco Cannizzaro e’ perentorio “se la regione fara’ pagare un pedaggio per percorrere l’autostrada noi faremmo pagare un tiket per attraversare il nostro paese”. Sembra determinato anche quando ricorda che essendo il titolato istituzionale alla salute pubblica puo’ chiudere totalmente, o soltanto ai mezzi pesanti, il flusso veicolare nel caso in cui si dovessero superare i limiti di inquinamento “ed e’ una cosa che faro’ immediatamente -afferma il primo cittadino di Ficarazzi- se le condizioni lo imporranno”.
L’aspetto che ci lascia un po perplessi e che le proteste contro il “pedaggio oneroso” sono a macchia di leopardo. Si sta protestando energicamente nella zona delle madonie dove i pendolari che lavorano a Palermo dovranno pagare cifre esorbitanti, si protesta nella zona di Terrasini e di Sciacca. Dalle nostre parti, tranne che per qualche richiesta formale (e di facciata elettorale) di incontro con il Prefetto, non si va oltre e pensare che il tutto si riduce ad una cifra (trecento milioni di euro l’anno) da incassare per farli poi risparmiare allo stato. E’ una cifra che, se si riducessero i tantissimi priviliegi, o sprechi, istituzionali operati nelle sedi parlamentari nazionali e regionali (ed anche comunali), verrebbe raggiunta in pochissimi giorni. Ma si sa’, c’e’ un detto che recita che “ogni popolo ha il governo che si merita” e quindi mano al portaspiccioli e tiriamo fuori tre euro se vogliamo andare a Palermo in autostrada.
Articolo di Michele Manna per http://www.bagheriainfo.it
