E’ bastata una copiosa pioggia per mandare in tilt il traffico nell’incrocio tra Ficarazzi e Villabate. Ormai siamo talmente abituati all’acqua della fogna che invade quelle strade che non fa più notizia. Negli ultimi mesi si è persino costituito un Comitato Cittadino contro gli allagamenti che ha raccolto centinaia di firme. La soluzione al problema, però, è molto lontana dato che occorrerebbero sette milioni di euro per risolverlo.
Come dire che non si potrà mai fare nulla contro gli allagamenti in quella zona mancando i fondi da stanziare. Allora il blogger Carmelo Pantano ha chiesto direttamente ai quattro candidati quanto segue:
Come mai nei vostri Programmi Elettorali non viene inserito alcun punto che tratti il problema dell’allagamento che coinvolge la zona artigianale e l’incrocio all’entrata di Ficarazzi. Nessuno di voi ne parla…. Come mai?
Ecco come ci hanno risposto:
Giuseppa di Gaetano: La causa degli allagamenti è dovuta essenzialmente alla ormai fatiscente rete di raccoglimento delle acque piovane, che non adempie più alla sua funzione in quanto le stesse, oltre ad essere rotte in determinati punti, sono sicuramente piene di detriti di ogni genere (fogliame sabbia, e rifiuti), che tendono a fermarsi nelle griglie e nelle curve dei ristagni, ostruendo e riducendo la sezione delle condutture. Questo, a cui si aggiunge la mancata pulizia dei tombini e delle caditoie, determina la fuoriuscita dell’acqua dalla sua sede. Uno dei punti centrali del programma è la riduzione e la mitigazione del rischio idrogeologico, da risolvere, attraverso interventi di prevenzione, ripristino e messa in sicurezza del territorio. Opportuno risulta redigere un programma adeguato per la difesa, gestione e manutenzione del suolo, riferendoci al bacino idrografico e non ai confini amministrativi, come avviene oggi; tale programma, sarà attuato, attraverso un tavolo tecnico con il Dipartimento della Protezione Civile, il Dipartimento Ambiente e il Genio Civile di Palermo. Due sono le azioni che intendiamo attuare: azioni a breve termine e a medio e lungo termine; a) breve termine: avvio di un piano di pulizia e disostruzione di pozzetti e caditoie allo scopo di ristabilirne la perfetta efficienza e funzionalità idraulica, scongiurando uno dei fattori chiave degli allagamenti stradali. b) medio e lungo termine: inserire nel programma triennale un progetto che abbia una duplice funzione, oltre a quella di riqualificare e ripristinare la rete; utilizzare sistemi di monitoraggio elettronico, dello stato dei tombini, per rilevare le ostruzioni e prevenire gli allagamenti. Tale sistema è volto a fornire una soluzione «intelligente» al problema delle foglie e dei detriti all’interno delle caditoie, e a consentire una manutenzione programmata e controlli più semplici. Il sistema è costituito da una rete di sensori e apparati elettronici che mettono in connessione i tombini con una sala operativa centrale. All’interno delle griglie sarà installato uno smart brain: un cervello elettronico che consentirà di controllare il livello dell’acqua all’interno della caditoia. In caso di rischio allagamento o di attività anomale, i sensori trasmetteranno l’allarme a una centralina installata nelle vicinanze, e da lì alla sala operativa che invierà la squadra per l’intervento.
Pietro Milazzo: Le assicuro che già nel 2013 ho affrontato questa tematica da vicesindaco. Ho trattato la questione con gli Uffici Tecnici comunali, convocando allo stesso tempo un progettista che era stato incaricato precedentemente alla realizzazione di un sottopasso per far defluire le acque piovane. Esiste già un progetto che prevede una grande vasca di decantazione con 2 tubi da mt. 1,80 di diametro nel sottopasso. Questo permetterebbe di avviare per decantazione l’acqua proveniente da Misilmeri, Ficarazzi e Villabate verso il mare. Sono sicuro che l’argomento di primaria importanza per la zona artigianale di Villabate venga preso in considerazione dal prossimo Sindaco, in quanto occorre un tavolo tecnico con i Comuni interessati, l’Assessorato. Regionale al Territorio e le Ferrovie dello Stato, al fine di poter chiedere un finanziamento alla Regione e/o Stato visto che si tratta di un progetto di notevole importanza, finalizzato all’incolumità pubblica e che inoltre prevede una spesa economica non indifferente. Faccio presente comunque che questa problematica è prevista nel mio programma alla voce “Politiche ambientali, urbanistica, territorio e viabilità” al punto 11) che così recita – Piano di intervento per gli allagamenti in via Alcide De Gasperi.Grazie per avermi permesso di delucidare la problematica in questione.
Vincenzo Oliveri: Concordo pienamente sulla isituzione di un tavolo tecnico per risolvere una volta per tutti l’annoso problema che non coinvolge soltanto gli amministratori dei Comuni confinanti ma anche l’azienda ferroviaria e l’Anas. Il programma elettorale, che indica in via sintetica gli obiettivi, presoppone necessariamente la problematica in argomento nel punto in cui si prevede la sistemazione della viabilitànella zona artigianale, pesantemente penalizzata dai ricorrenti allegamenti. Buona giornata a tutti.
Ringraziamo i candidati che ci hanno risposto sperando che tutto ciò non rimanga la solita promessa elettorale!