Un’interrogazione parlamentare per fugare ogni sospetto sulla gestione dei rifiuti a Bagheria, dove da mesi la raccolta è affidata a una ditta senza gara d’appalto. A presentare l’atto ispettivo, depositato ieri a Palazzo Madama, i senatori Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino (Altra Europa con Tsipras), che chiedono ai Ministri dell’Interno e delle Infrastrutture di verificare l’eventuale legittimità dell’affidamento diretto, informando anche l’Autorità Anticorruzione.
“Abbiamo sentito il dovere di vederci chiaro – commentano Campanella e Bocchino – su una vicenda allarmante che dimostra come l’emergenza rifiuti possa diventare pretesto per bypassare le regole. Così oggi a Bagheria la gestione dei rifiuti continua ad essere gestita senza essere passati da alcuna gara d’appalto”.
Dallo scorso aprile, infatti, la ditta Tech servizi srl ha un mandato della durata di sei mesi, rinnovabile per altri sei, per occuparsi della gestione dei rifiuti nel Comune del Palermitano, per un importo mensile di 500 mila euro oltre iva.
“Insomma – precisano i due senatori –, l’amministrazione bagherese sborsa tre milioni di euro di fondi pubblici, senza passare da una gara d’appalto, in un settore delicato come quello dei rifiuti e in un territorio non certo immune dal malaffare come quello di Bagheria”.
“Si tratta di una vicenda – aggiungono Campanella e Bocchino – che lascia più di un dubbio sui motivi che abbiano portato all’affidamento diretto. Ecco perché stiamo valutando di presentare un esposto alla Procura e alla Corte dei Conti, per esorcizzare ogni ipotesi di danno erariale. Se, come noi temiamo, ci trovassimo davanti a una lista enorme di irregolarità, chi avrà sbagliato dovrà assumersi le sue responsabilità. E trarne le dovute conseguenze”.