PALERMO – La Sicilia non farà parte del gruppetto di Regioni che propongono il referendum abrogativo delle norme nazionali che regolano le autorizzazioni e gli espropri a scopo di prospezione per la ricerca e estrazione di idrocarburi nel sottosuolo, previste nello ‘Sblocca Italia’ e nel decreto Sviluppo. L’Assemblea regionale non ha raggiunto il quorum di 46 voti favorevoli (la maggioranza più uno dei parlamentari, pari a 90) per i due quesiti relativi all’art.38 dello ‘Sblocca Italia’ e all’art.35 del decreto Sviluppo: il primo ha ottenuto 38 voti favorevoli, 16 contrari e 2 astenuti; il secondo 32 favorevoli, 15 contrari e 2 astenuti.
«Crocetta ed il Pd affossano i referendum. La Sicilia si genuflette a Renzi e ai petrolieri». Lo dice il presidente della commissione Ambiente dell’Ars, Giampiero Trizzino, commentando il voto dell’Assemblea. «Non volevo credere ai miei occhi quando ho visto quasi tutti i deputati del Pd spingere il bottone rosso – afferma Trizzino – La nostra è l’unica Regione a spalancare le porte alle trivelle e alla distruzione dei nostri mari e delle nostre terre. Chi ha votato per prostrarsi al diktat del governo nazionale e agli interessi delle compagnie petrolifere dovrà risponderne ai cittadini».
Per il M5s «è un gesto vile che porterà altri danni ambientali nelle nostre terre e nei nostri mari». «Grazie a questo ignobile Pd, – aggiungono i 14 deputati M5s all’Ars – la Sicilia sarà l’unica Regione a non opporsi alle trivellazioni». I 5stelle in una nota scrivono i nomi dei deputati che hanno votato contro il referendum: il presidente della Regione Rosario Crocetta, Mario Alloro (Pd), Giuseppe Arancio (Pd), Anthony Barbagallo (Pd), Antonello Cracolici (Pd), Giovanni Di Giacinto (Meg-Ps), Giuseppe Gennuso (Pds-Mp), Baldo Gucciardi (Pd), Pippo Laccoto (Pd), Salvatore Lo Giudice (Pdr), Giuseppe Lupo (Pd), Antonio Malafarina (Meg-Ps), Bruno Marziano (Pd), Antonella Milazzo (Pd), Franco Rinaldi (Pd), Paolo Ruggirello (Pd).
Fonte Corriere del Mezzogiorno