Nel corso della settimana, la Polizia di Stato di Palermo è intervenuta, in provincia, in due distinti episodi, per sanzionare, con provvedimenti restrittivi, due stalker. Le condotte persecutorie hanno inciso pesantemente sulla libertà personale dei rispettivi coniugi ed, inevitabilmente, su quella dei nuclei familiari, avendo, entrambe le coppie interessate, un figlio.
A riprova del fatto che il reato di “atti persecutori”, non per forza, si connoti come una “violenza di genere”, i destinatari delle misure restrittive inflitte dalla Polizia di Stato sono un uomo ed una donna, rispettivamente stalker dei loro coniugi.
Nella prima circostanza, a Corleone, gli agenti del locale Commissariato di P.S. hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare domiciliare nei confronti di un uomo, 37enne, residente del luogo.
L’uomo, attraverso una riprovevole condotta, scandita, nel corso dell’ultimo anno circa, da una lunga serie di violenze, appostamenti sotto casa, scampanellate al citofono, squilli telefonici, solo per citarne alcuni, ha minato la serenità della moglie, dalla quale è in corso di separazione e con la quale condivide anche un figlio minorenne.
I patimenti della vittima hanno riguardato anche la sua sfera economica, avendo la donna perso anche il lavoro, a causa dell’ossessiva intrusività dell’ex coniuge anche sul luogo di lavoro.
Le sanzioni disposte dall’Autorità Giudiziaria e dalle Forze dell’Ordine sono state graduali, passando dall’ammonimento del Questore al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie, ma, come spesso accade in casi simili, non hanno sortito l’effetto di calmierare la condotta dell’uomo.
Si è consumata ad un centinaio di chilometri di distanza, a Ficarazzi, una vicenda praticamente simmetrica: in questo caso, è stata la moglie a non rassegnarsi alla conclusione del rapporto con il marito ed a reagire nei modi e nei termini che il codice penale incasella nello stalking.
Più segnalazioni, allarmate, di cittadini ficarazzesi, stanotte, hanno dato notizia al “113” della presenza di una donna, in escandescenze, dinanzi al portone d’ingresso di una palazzina del piccolo centro alle porte di Palermo. Le “volanti” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, fatte convergere in zona, hanno riscontrato la veridicità del contenuto della segnalazione ed hanno faticato a contenere la veemenza della donna, una 40enne bagherese, che, a colpi di martello, aveva già gravemente danneggiato il portone. Obiettivo della 40enne, il marito con cui è in corso la pratica di separazione. L’uomo, da qualche mese, si era trasferito presso il domicilio di un congiunto, proprio a Ficarazzi ed aveva preso la decisione in seguito alla morbosa ed opprimente gelosia dell’ex coniuge. Appostamenti nei luoghi di lavoro e nei siti frequentati dalla vittima, costanti telefonate a qualsiasi ora del giorno e scenate di gelosia, sono stati il refrain di un rapporto ormai concluso e non più recuperabile. La donna, pur di gridare la sua rabbia in faccia al marito e manifestarla con comportamenti inurbani ed aggressivi, ieri notte, aveva abbandonato il domicilio bagherese lasciando, da solo, a dormire il figlio minorenne. Nei confronti della donna, nel mese di luglio già denunciata dal marito, è stata disposta la misura degli arresti domiciliari, in attesa della convalida del provvedimento.
Fonte Blog Sicilia