Piazza maggiore gremita e piena di bandiere di Lega, Forza Italia e Fdi, il palco con la scritta “liberiamoci e ripartiamo”; su un lato, invece, una gigantografia di Renzi vestito da pinocchio e la scritta “vattene adesso”. Tra i cori anche “secessione, secessione” e “Bologna libera”. In questo clima pregno di voglia di rivalsa e di riscatto verso il goverrno della sinistra ha avuto inizio la manifestazione del centrodestra a Bologna.
La posizione di Fratelli d’Italia Ad aprire la manifestazione il discorso di Giorgia Meloni che ha paragonato Renzi e Alfano a Stanlio e Ollio: “Oggi qui a Bologna scegliamo di dire basta al governo del duo comico Renzi-Alfano: ci fossero stati Stanlio e Ollio le cose sarebbero andate meglio, se non altro ci saremmo risparmiati qualche figuraccia con l’inglese”. Continua: “Renzi non sa neanche leggere la bussola: nella legge di stabilità non c’è nessun taglio agli sprechi, né taglio tasse. Stanno lì a vantarsi di togliere norme ridicole introdotte da loro, mettono Marino a fare il sindaco poi lo sfiduciano e vogliono essere ringraziati: siate coerenti e dimettetevi, adesso andate a casa”. Commenta anche la contromanifestazione: “Sono quattro gatti, e nonostante questo la città è blindata. Quei quattro scemi dei centri sociali anche oggi stanno devastando Bologna, fanno di lavoro i contestatori perchè sono figli di papà e difesi dalla sinistra radical chic”.
L’intervento di Berlusconi “Salvini ha portato la Lega dal 4% al più del 14%, congratulazioni vivissime, ci consente di guardare al futuro con ottimismo, consapevoli che combattendo insieme, con questa ritrovata unità, vinceremo le prossime elezioni. Con Matteo, con Giorgia e con Silvio non ce ne sarà più per nessuno”. Queste le parole di Silvio Berlusconi dal palco in piazza Maggiore a Bologna alla manifestazione della Lega “Liberiamoci”. “Supereremo tutti insieme il 40% e vinceremo conquistando il premio di maggioranza”, ha detto alla piazza che lo acclamava. “E’ una giornata fondamentale per il futuro di tutti noi e dell’Italia”, ha aggiunto il leader di Forza Italia. “Sono commosso, perché torno davanti alla nostra gente, in questa bella piazza, dopo tre lunghi anni di assenza dove sono stato impedito nel comunicare, consegnato ai servizi sociali, tre anni in cui hanno tolto di mezzo uno dei leader dell’Italia moderata e del centrodestra”, ha sottolineato poi Berlusconi. Un signore mai eletto governa il Paese solo con il voto di un cittadino su sei, ha quindi sostenuto Berlusconi attaccando il premier Matteo Renzi. “Sono qui perché ha vinto il mio senso di responsabilità, amici e assistenti mi hanno suggerito di fare un passo fuori dalla politica ma io non me la sento perché il mio senso dello Stato mi impone di restare in campo per salvare l’italia da un destino confuso e negativo. Siamo al terzo governo non eletto dal popolo”, ha insistito Berlusconi dal palco di Bologna. Indice puntato poi contro gli ex alleati che “hanno deciso di fare da stampella a un Governo di centrosinistra”. Non manca anche un duro attacco contro Beppe Grillo che Berlusconi paragona a Hitler: “Nei suoi discorsi passaggi che ricordano quelli dei Hitler». Poi passa ad elencare i punti del programma per un centrodestra: «Meno tasse, meno Stato, meno Europa, più aiuto a chi ha bisogno, più garanzie e più sicurezza per ognuno di noi”.
Salvini incalza la folla “Dopo i campi rom i centri sociali: li sgombereremo uno per uno e l’Italia sarà un posto migliore. La ruspa abbatte ma poi ricostruisce”, dopo il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, torna a parlare Matteo Salvini che conclude, con il suo seconde intervento della giornata, la kermesse bolognese. E – come nel primo intervento – le prime parole del leader della Lega sono contro gli antagonisti che la notte scorsa hanno sabotato la linea ferroviaria dell’Alta velocità . “Non è normale che per manifestare in una piazza bella di una città aperta, libera, democratica e generosa si debba chiedere il permesso a qualche zecca da centro sociale che di notte danneggia una linea ferroviaria lasciando a piedi decine di migliaia di persone”, aveva detto Salvini. Mentre a Bologna sale la tensione tra centro sociali che manifestano contro la kermesse di centro destra e forze dell’ordine, in Piazza Maggiore il clima è di ottimismo. “Non possiamo vivere di nostalgia e ricordi, viviamo guardando al futuro: un personaggio inutile come Angelino Alfano con noi non ci sarà mai”. Poi Salvini incalza sui temi che sono da sempre i nodi caldi della politica leghista. Prima di tutto i migranti e la politica per i giovani “Perdiamo la gioventù migliore e ci riempiamo di immigrati, dobbiamo aiutare chi ha più bisogno: io non ho nemici, io non odio nessuno”. Anche da parte del leader della Lega non manca un durissimo attacco a Renzi: “Quell’incapace di Renzi – sottolinea – dice che gli altri sono bestie… lui Boldrini e compagni sono parassiti. Se voi ci siete io ci sono – conclude Salvini – da Nord a Sud. Noi siamo una piazza che dice no ma che poi propone i suoi si. Per un Paese dove la proprietà privata è sacra e dove prima viene la nostra gente. La prima legge che faremo è quella per il futuro dell’Italia: asili nido gratis fino ai due anni come in Francia. E poi autonomia, federalismo e difesa del nostro territorio”.