PALERMO. Il pm Francesca Mazzocco ha chiesto la condanna all’ergastolo per Fontana e Comparetto accusati dell’omicidio di Andrea Cottone.
Per l’uccisione di Cottone, imprenditore scomparso nel novembre 2002, a Ficarazzi, sono stati già condannati all’ergastolo Michele Rubino, Onofrio Morreale e Nicola Mandalà. Sono stati quattro pentiti – Mario Cusimano, Stefano Lo Verso, Sergio Flamia e Francesco Campanella – a ricostruire le fasi dell’omicidio. Andrea Cottone il 6 settembre del 1995 era stato arrestato per associazione mafiosa perché ritenuto ‘capodecina’ della ‘famiglia’ di Villabate.
Nel 1999, dopo la sua scarcerazione, aveva continuato a essere vicino alla cosca dei Montalto, reggenti della famiglia mafiosa di Villabate. Sarebbe stato ucciso proprio per un regolamento di conti fra cosche. Il 13 novembre del 2002 l’imprenditore venne accompagnato a bordo della propria auto al ristorante minigolf di Ficarazzi, apparentemente per discutere con Onofrio Morreale su alcuni furti ai danni dello stesso Cottone. Da quel giorno si persero le sue tracce.
La moglie presentò denuncia di scomparsa. Due settimane dopo l’autovettura dell’imprenditore fu trovata a Termini Imerese regolarmente parcheggiata. Secondo il racconto dei pentiti ad attendere Cottone al minigolf, c’erano i suoi assassini. Per Cottone non ci fu scampo: secondo i pentiti, venne strangolato con una cintura e il suo corpo fu sciolto nell’acido in un deposito di marmi di Bagheria. Lo stesso pomeriggio nel mare di Aspra vennero buttati in mare anche alcuni oggetti che appartenevano a Cottone.