Si avvicina la data delle prossime elezioni comunali di Palermo, mancano poco più di 5 mesi e come consueto si è scatenata, sulle pagine dei giornali e dei network, la corsa al toto sindaco, con un turbinio di rumors, indiscrezioni, ipotesi e voci, spesso infondate e contrastanti, che si rincorrono. C’è chi si è già fatto avanti, chi si affida alla rete, chi ha già dato per assodato questo o quel candidato. Per Salvatore Lo Giudice, deputato regionale di Sicilia Futura, l’avvicinamento a questo importante appuntamento da parte del Partito Democratico suscita però più di una perplessità. Abbiamo realizzato un’intervista con l’onorevole Salvo Lo Giudice che si ritiene preoccupato in questo continuo succedersi di candidature, di ipotesi di alleanze, di probabili scese in campo, di dinieghi a probabili collaborazioni afferma Lo Giudice- è, da un lato proprio la modalità con cui ci si sta approcciando a questo importantissimo appuntamento, e dall’altro l assistere all’inoperosità del partito di maggioranza della coalizione di centro sinistra, il PD, che non riesce a governare un processo che possa condurre la coalizione stessa verso una scelta condivisa.Una coalizione governata dal PD, che mi sembra sia più orientata a subire una scelta, a scegliere in ultima istanza tra il male minore, piuttosto che essere protagonista di un percorso che possa portare ad una scelta consapevole e ragionata .
Quale percorso quindi suggerisce per la coalizione di centro sinistra ? Io credo che più che scegliere tra quale possa essere il male minore per questa città sia più opportuno che tutta la coalizione, e perché no, anche le altre forze moderate possano avviare al più presto un confronto, chiaro, leale, sulla progettualità, su come si vogliono affrontare i problemi atavici di questa città, su quali possono rappresentare le reali leve per lo sviluppo, su quale deve essere la visione che vogliamo avere di questa città e quindi quali strategie possiamo e dobbiamo mettere in campo per realizzare gli obiettivi che ci si prefigge.Non posso accettare che le elezioni amministrative di Palermo possano essere considerate come un appuntamento elettorale teso ad affermare il prevalere di questa o quell’altra coalizione, considerato più un momento di avvicinamento a più importanti competizioni come le Politiche o le elezioni regionali, piuttosto che essere considerato un vero e proprio momento che può segnare il punto di svolta per una città, Palermo appunto, che per le sue innumerevoli potenzialità potrebbe realmente assurgere ad una posizione di città leader .
Come si inserisce Sicilia Futura in questo ragionamento ?Noi di Sicilia Futura ci siamo confrontati al nostro interno ed abbiamo intenzione di farlo con tutte le forze politiche che intendono porre al centro del ragionamento la progettualità per Palermo e per i Palermitani, senza se e senza ma, faremo delle scelte solo ed esclusivamente orientate ad un programma di governo per la città definito democraticamente, condiviso e partecipato. Non accettiamo diktat ed imposizioni da nessuno ma siamo pronti a dialogare con tutti, dai partiti ai movimenti, dalle categorie sociali alla società civile, nessuno escluso, ed alla luce di una progettualità per Palermo credibile, fattibile, realizzabile e concreta, ci confronteremo su chi potrà guidare questo percorso di rinascita della città, nella consapevolezza, però, che il candidato sindaco individuato dovrà essere colui che sarà in grado di mettersi al servizio di una coalizione piuttosto che auto insignirsi del rango di capo .
Siete pronti eventualmente, in caso di mancato accordo, a scendere in campo con un vostro candidato ?Noi di Sicilia Futura ci siamo, saremo presenti con il nostro simbolo e siamo pronti anche, qualora non si dovesse trovare una convergenza di intenti progettuali con gli altri partiti della coalizione, e così pare che sia almeno in questa fase, ad assumerci personalmente la responsabilità di un percorso, anche, se necessario, attraverso un nostro progetto politico di amministrazione della città. Se siamo pronti anche a proporre un nostro esponente per la guida del progetto? Certamente si, all interno del nostro movimento ci sono tantissime persone, professionisti, gente di buona volontà e con eccellenti esperienze di buona amministrazione, chiunque di noi, che fa parte del movimento sa che se gli venisse chiesto accetterebbe con spirito di servizio, consapevole delle enormi difficoltà cui andrebbe incontro, ma conscio di far parte di una squadra, di non essere il battitore libero che può si indovinare il colpo della vita ma avrebbe serie difficoltà nella gestione di tutta la partita.
Ringraziamo l’onorevole Lo Giudice per il tempo che ci ha dedicato.
Carmelo Pantano