L’Istituto Comprensivo di Ficarazzi e l’amministrazione comunale celebrano la giornata della memoria

L’Istituto Comprensivo di Ficarazzi e l’amministrazione comunale celebrano la giornata della memoria.
Diverse iniziative si sono svolte presso i plessi scolastici dell’istituto comprensivo di Ficarazzi che hanno coinvolto i nostri studenti tra le varie attività come la proiezione di film a tema, recita di poesie canzoni, riflessioni profonde, visione delle testimonianze della senatrice a vita Liliana Segre e infine la realizzazione di alcuni cartelloni.
La giornata si è conclusa con un corteo che ha visto sfilare per il corso principale di Ficarazzi una delegazione gli alunni della scuola media Pirandello unitamente al sindaco Avvocato Francesco Paolo Martorana l’assessore Marinella Curvato e il dirigente scolastico dottor Mario Veca. Il corteo si è concluso presso villa dei Caduti dove si è svolto la giovane musicista Iaria Noemi ha intonato Il silenzio. è stata deposta una corona di fiori in memoria di tutte le vittime della Shoah e delle guerre.
Sì e ricordati tutti coloro che hanno dato la vita per salvare altre vite nell’occasione il dirigente scolastico dottor Mario Veca ha omaggiato l’amministrazione comunale di un tricolore ed una corona realizzata a mano con carta da riciclo fatta dagli alunni della scuola e l’assessore alla pubblica amministrazione Marinella curvato curerà la realizzazione di una teca che possa contenere i doni da sistemare presso la stele a memoria dell’evento.
È dovere delle istituzioni promuovere e mettere in atto ogni sorta di iniziativa volta a fare memoria ma soprattutto a fare conoscere i fatti verificatisi nella storia, queste le parole dell’assessore Marinella Curvato,  che aggiunge “Ritengo di fondamentale importanza il ruolo della scuola in quanto è la conoscenza dei tragici eventi che hanno segnato negativamente il corso della storia dell’intera umanità mortificandola che stimola le coscienze su temi attuali come la discriminazione e l’odio razziale ai giorni nostri per evitare che ciò che è avvenuto non si verifichi mai più.

Foto Filippo Iaria


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