Cons. Cuccio vuole, brevemente, illustrare il contenuto della mozione presentata al Consiglio Comunale del 19 Aprile scorso?
Preliminarmente, volevo ringraziarVi per avermi dato la possibilità di spiegare leragioni che mi hanno spinto, unitamente ai Consiglieri di Maggioranza, Marco Lo Cascio,Salvatore Fontana, Stefano Morici, Elena Cicala, Marianna Monti e Giusi Martorana, a redigere la mozione e a portare, conseguentemente, a conoscenza la collettività dell’attuale situazione lavorativa dei Precari a servizio del nostro Ente. Questo documento ha l’unico intento di intraprendere, in maniera rapida e definitiva il percorso di stabilizzazione dei precari storici del nostro comune. Dopo 20 anni di precariato e tra mille difficoltà, riteniamo giusto e doveroso riconoscere dignità lavorativa atutti i soggetti che per anni hanno svolto sotto gli occhi di tutti un eccellente lavoro per leAmministrazioni che si sono succedute.
Cosa prevede attualmente la vigente normativa in materia di stabilizzazionedei lavoratori precari?
Attualmente, sono in vigore diverse leggi regionali e nazionali, il cuicoordinamento consentirebbe la stabilizzazione celere e definitiva dei Lavoratori precari aservizio presso l’ente pubblico; in particolare si cita l’;articolo 20 del decreto legislativo 75del 2017, il quale dispone proprio il superamento del precariato nelle Pubbliche Amministrazioni mediante la valorizzazione delle professionalità da tempo maturate eposte al servizio di ogni singolo Ente. Nello specifico, al comma 1, testualmente recita: “Le amministrazioni, al fine di superare il precariato, ridurre il ricorso ai contratti atermine e valorizzare la professionalità acquisita dal personale con rapporto dilavoro a tempo determinato, possono, nel triennio 2018-2020, in coerenza con il piano triennale del fabbisogno di cui all’articolo 6, comma 2 e con l’indicazionedella relativa copertura finanziaria, assumere a tempo indeterminato personale nondirigenziale che possegga determinati requisiti…., specificatamente elencati nella norma e posseduti dai lavoratori precari dell’Ente. Detto primo comma consentirebbe,chiaramente, l’assunzione a tempo indeterminato del personale non dirigenziale,mediante riconversione dei contratti a tempo determinato, per coloro che siano inpossesso dei requisiti previsti. La norma prevede che le assunzioni in questione, debbano, comunque, essere fatte “incoerenza con il Piano Triennale del Fabbisogno del Personale”; Ebbene, quello redatto ed approvato dal nostro Comune non inserisce tutti i precari a servizio pressol’Ente, ma solo un numero molto ridotto (circa 8 unità). Questo, ad avviso dei Consiglieri Proponenti la mozione, significa che gli altri lavoratori non inseriti nel ProgrammaTriennale citato, saranno esclusi dal processo di stabilizzazione.
A suo parere, quale è stata replica alla mozione, da parte dell’Amministrazione Comunale.
Intanto, sono contento che il Sindaco abbia manifestato una generale apertura alla possibilità di rivedere la programmazione, dichiarando la sua disponibilità a“modificare” il Piano Triennale del fabbisogno del Personale 2018/2020, come da noiritenuto assolutamente necessario. Tuttavia, tale disponibilità viene subordinata al fatto che le condizioni dettate dalle norme vigenti dovessero cambiare. In questo, vorreisottolineare il mio pensiero è difforme da quello del Sindaco, in quanto ritengo che la politica a questo punto debba andare oltre la rigidità delle norme e le relative di fficoltà diinterpretazione delle stesse: si deve fare una scelta coraggiosa. E’ necessario modificare il Piano Triennale del fabbisogno del Personale a prescindere da eventuali mutamenti migliorativi nella legislazione. E’ mia ferma convinzione, infatti, che rimanendo così le cose, cioè non apportandosi alcuna modifica al predetto Piano, alla data del 31 dicembrec.a., circa il 90% del personale precario in servizio nel nostro Comune sarà formalmentefuori dal sistema delle proroghe lavorative che ci sono state finora negli anni e fuori dalpercorso di stabilizzazione cioè, in altre parole, licenziati.Sono, perfettamente, consapevole delle difficoltà economiche che attraversano leAmministrazioni locali, compresa la nostra, ed altrettanto cosciente di quelle che dovrannoancora essere affrontate: ma oramai ci si trova davanti ad un bivio: da un lato, impegnarsinella stabilizzazione dei lavoratori precari pur senza un adeguato supporto economico daparte della Regione, il che significherebbe gravare sul Bilancio Comunale, cosa non dapoco, considerate le ristrettezze economiche a tutti note, a causa della riduzione deitrasferimenti Regionali. Dall’altro lato, va detto e ribadito che molti precari nell’esercizio del loro pieno diritto di lavoratori, si sono già rivolti alle Competenti Autorità Giudiziarie,ottenendo delle pronunce di condanna dei Comuni, compreso il nostro, al risarcimento deldanno da mancata stabilizzazione. E’, dunque, plausibile supporre che altri precariseguiranno a ruota l’esempio dei colleghi. Con conseguente ulteriore ingente danno per le Amministrazioni Locali. Pertanto, i sindaci si troveranno obbligati a scegliere il minore tra i“due mali”: o iniziare l'iter di stabilizzazione con tutti i rischi susseguenti alla gravosità dellaspesa sul bilancio comunale o fronteggiare il risarcimento del danno che si preannuncia crescente sia nel numero dei soggetti richiedenti sia nell’ammontare, considerato chealcune sentenze hanno già riconosciuto ai lavoratori precari, oltre al risarcimento deldanno da mancata stabilizzazione anche quello derivante dalla perdita di chance.
Cosa accadrà secondo Lei dopo il Consiglio Comunale del 19 aprile e qualisaranno le ulteriori azioni da compiere.
La presentazione della mozione e la sua conseguente discussione in consiglio èstato il primo passo, servito a riaccendere i riflettori sulla problematica dellastabilizzazione dei precari, in un momento non si può più rinviare o perdere altro tempo.Noi continueremo la nostra opera di spinta all'Amministrazione Comunale e di supportoalla stessa, per arrivare alla necessaria e giusta soluzione di questa annosa vicenda.E’ nostra intenzione rivolgerci anche ai Deputati Regionali di riferimento affinché possanosostenerci in questa iniziativa, facendosi carico con noi della problematica, al fine di darvitutti insieme finalmente una soluzione definitiva. Sarà nostra cura fornire aggiornamenticon cadenza periodica sugli sviluppi della vicenda.