Questo voto si esprime IL 6 o il 7 maggio prossimi, scrivendo per esteso il nome e cognome di Biagio nello spazio della scheda elettorale riservato alla lista che indica come Sindaco Gioacchino Trizzino. Perché questa scelta convinta? Onestà, intelligenza, cultura, capacità di mettere in atto azioni ed iniziative concrete d’interesse per la collettività. Valori e principi, modo di pensare il bene comune in cui mi riconosco appieno. Questo in sintesi mi spinge a pubblicizzare, per quanto mi è possibile, vista la mia, forzatamente, rara presenza (per motivi di lavoro) in paese, la candidatura di Biagio. A Ficarazzi, come in un qualsiasi altro Comune dove si vota, è difficile sfuggire, in queste settimane, al corteggiamento di qualcuno che vi sta invitando a votare se stesso, oppure il parente, oppure l’amico. Specie in questa tornata, dove vi è la presenza, a sorpresa (visti i meccanismi previsti dal maggioritario per i Comuni come il nostro), di 4 liste, che si traducono in 60 (!!) candidati al Consiglio Comunale, siamo circondati da conoscenti che direttamente o per prossimità ci chiedono il voto.
Invito ognuno di voi a riflettere un attimo prima di accordare la Vostra preziosissima preferenza:
“Chi è questa persona che mi sta chiedendo il voto? E’ preparata, in grado di rappresentare i miei interessi? Parteciperà attivamente alla vita amministrativa del paese in cui vivo con la mia famiglia (ricordo che amministrare significa, in pratica, gestire i pochi soldi della collettività)? La persona a cui darò il voto ha le caratteristiche per essere protagonista nella nostra cittadina? O, piuttosto, non potrà far altro che portare acqua al mulino di qualcuno?…”
I primi ricordi che ho di Biagio, visto che per Ficarazzi sono un immigrato dal ‘97, risalgono ai tempi delle iniziative in cui lo si vedeva protagonista nell’organizzazione di attività per bambini e ragazzi al Parco Robinson. Ci portavo i miei figli più grandi, Davide e Claudia, e mi piacevano ‘sti ragazzi di una decina di anni più grandi dei miei, che si davano da fare sul palco con grande simpatia ma anche con ottima capacità di organizzazione ed intrattenimento. Sapete, anche per parlare in pubblico, per salire su un palco, è necessario maturare esperienza… e Biagio l’ha cominciata a fare da ragazzino. Di idee e principi legati a quelli della cosiddetta Sinistra storica, ha cercato, in modo sicuramente più pragmatico di quanto non hanno fatto in tanti, tra cui io, di trovare strade che rendessero possibile la realizzazione di azioni concrete anche in una realtà politica di altro orientamento rispetto a quella propria.
Tra i fondatori dell’Associazione Via Crucis, da protagonista in tutti i sensi, ha riportato in auge, una manifestazione bellissima e molto sentita a Ficarazzi. Proprio lì lo ritrovai, nel doppio ruolo di Gesù e co-regista che dirigeva gli improvvisati attori come il sottoscritto. Rieccolo sul palco …paziente ma determinato, bravo… Ci sono persone che credono in quello che fanno.. e, te ne accorgi, ci mettono l’anima, che è la parte più pura di noi…
E’ uno che il lavoro se l’è dovuto e se lo deve inventare, un piccolo imprenditore in una terra in cui è difficile trovarne qualcuno.. Un piccolo imprenditore che, con mille difficoltà, s’inventa, come tanti, la propria retribuzione per costruire, su basi quanto più possibile solide, la sua nuova famiglia. Sa scrivere, e lo ha fatto con tanti articoli intrisi di cultura ma capaci, contemporaneamente, di far sorridere, ed inoltre ha fondato insieme a Giuseppe Compagno, la testata giornalistica statale113. E’ promotore, insieme a Salvo Nola, di DEMOS Ficarazzi, l’associazione del Partito Democratico che prova a ricostruire una nuova base, un rinnovato rapporto diretto con i cittadini nell’ambito territoriale di riferimento. Anche nel Partito Democratico di Ficarazzi c’è la necessità di una svolta, di un’azione che possa riportarci ad essere protagonisti, che porti ad aggregare tutte le anime e non più a disperdere, a costruire più che a distruggere. E’ qui che con Biagio ci siamo reincontrati ancora. Crediamo nella possibilità di realizzare una società locale giusta, slegata dalle logiche clientelari, fatta di persone serie e competenti che non nascondono le difficoltà del momento e che non creano false illusioni o promettono ciò che non si potrà dare; ma, allo stesso tempo, vogliono essere ottimiste e fiduciose, perchè nella nostra terra si è troppo spesso solo pensato ad arraffare vivendo per l’effimero attimo, e non si è mai pensato di costruire qualcosa di serio e lungimirante. Forse non ci vuole molto per fare qualcosa di buono… cosa dicevo?… onestà, intelligenza, cultura, iniziativa, capacità di aggregazione. Ne ho riportati alcuni, ne dimentico certamente altri… Fatti. Azioni svolte. Tante iniziative in testa.. Storia e prospettiva.. per questo voto per Biagio Saverino. Ciao a tutti.
Filippo Lo Nigro