Ma le carenze dello storico parco, che non permettono ai cittadini di usufruirne a pieno, sono presenti anche nella manutenzione delle strutture. Un nastro segnala, nella piazzetta con le panche di pietra, l’assenza di due colonnine del muro di cinta, ora crollate e lasciate sulla china.
Degrado, ma anche pericoli. Mentre si attraversa il ponte che collega le due sezioni del parco un improvviso rumore di legno spezzato, un ramo di grosse dimensioni si stacca di colpo dall’albero e finisce proprio sul marciapiede che fiancheggia il sottopassaggio di via Piersanti Mattarella. Torna in mente il piemontese morto al Foro Italico nel 2009, schiacciato da un albero. Quella volta però pioveva molto forte.
Nel 1910 villa Trabia vantava la presenza di più di 2500 specie di piante. Oggi sono circa 150. Viene la sensazione che i luoghi da vivere, quei luoghi che per essere valorizzati avrebbero particolare bisogno della consapevolezza da parte dei cittadini della loro essenza intrinseca di “bene comune”, siano invece solo degli enormi tappeti del passato sotto i quali nascondere un presente scomodo.“
Fonte articolo www.palermotoday.it