Il secondo numero è andato e l’invito ai lettori ad esprimere le loro opinione è caduto ancora nel vuoto. Niente di nuovo, sappiamo per esperienza che non amano esternare i propri sentimenti e le proprie emozioni. Fortunatamente non si tratta di una forma di pregiudizio nei confronti della direzione del giornale, anche perché nell’altra testata giornalistica del paese non mi è sembrato di vederne pubblicata alcuna. Si tratta di una forma di “autismo” che identifica una popolazione. Se proprio vogliamo consolarci ciò avviene anche in altri contesti vicini ai nostri. Di giornali in edicola se ne sono venduti trenta e francamente non ci era lecito sperare in meglio. La lettura a sbafo contraddistingue il lettore ficarazzese e non possiamo sperare di cambiare qualcosa di connaturale, un atteggiamento sistemico, un’abitudine consolidata, una forma di tradizione dura a morire. Quello che più irrita è l’atteggiamento di tre “personaggi influenti” che dopo una settimana dall’uscita del giornale si sono espressi, con stupore, con la tipica frase: “ E’ uscito il giornale? Non l’ho visto in giro? Francamente non ho mai visto giornali che camminano, che si librano in aria o bussano nelle case dei cittadini o negli uffici comunali. Per carità in periodi di crisi si può anche capire, un euro al mese potrebbe compromettere i bilanci di qualsiasi famiglia, è sempre meglio investire sul gratta e vinci o riempirsi i polmoni con la nicotina. E’ vero, le copie che distribuiamo nei negozi che sponsorizzano il giornale sono destinati automaticamente ai lettori e quindi non è questo il problema. Semmai appare ridicolo fare finta di non vedere il giornale in edicola per poi abbordare il Direttore e chiedergli una copia in omaggio. Doveroso a questo punto ringraziare i trenta lettori che hanno deciso di comprare la copia in edicola. Chissà forse penseranno che un giornale a colori comporti delle spese eccessive e chi ci lavora avrebbe tutto il diritto di essere gratificato almeno dal punto di vista economico..
Tutto qui. PASSIAMO ALLE COSE SERIE. Mentre andavamo in stampa il sindaco, in mancanza di una maggioranza, ha azzerato l’ennesima giunta e i motivi ufficiali sono sempre gli stessi: nuovo impulso all’azione amministrativa, il tutto naturalmente, a beneficio dei cittadini. Intanto il nostro paese è in ginocchio, la crisi economica è palpabile, l’emergenza rifiuti è alle porte, anche perché - mentre andavamo in stampa – non sono stati ancora accreditati gli emolumenti degli stipendi di febbraio dei dipendenti del Coinres. A tal proposito vi invito a leggere l’intervista del dipendente Emanuele Tribuna. Intanto emerge prepotentemente la crisi che sta investendo l’APS, gestore dell’acqua, che vanta debiti che vanno dai 30 ai 50 milioni, si assiste impotenti al dissesto del manto stradale delle arterie cittadine e arrivano inquietanti notizie che riguardano la possibile collocazione a Villabate di una postazione di rilevazione automatica che dovrebbe comportare un euro e trenta di spesa per recarsi a Palermo. Salvatore Nola attraverso l’articolo pubblicato all’interno chiarirà meglio quali saranno le ricadute economiche per gli automobilisti, ma soprattutto – se il progetto andrà in porto – quale sarà l’impatto ambientale per il nostro paese, considerato che molti automobilisti per evitare il pagamento del pedaggio svolteranno per Bagheria, sceglieranno la statale 113 e attraverseranno automaticamente il nostro territorio. Non mi resta che augurarvi buona lettura, anche se non posso promettervi che il vostro umore, dopo avere sfogliato questo giornale, possa rimanere quello di prima.
Giuseppe Compagno 23 marzo 2011