Uno degli assessori nuovi è Giovanni Cammarata, maestro elementare, che molti conoscono già. Con questa intervista cerchiamo di conoscerlo meglio anche dal punto di vista politico.
Come si è avvicinato alla politica in generale ed a questa amministrazione in particolare?
“È stato tutto casuale. Un anno fa, parlando con un amico, si facevano i soliti discorsi di politica, secondo i quali il paese va male perché quello ha fatto quello, e quell’altro ha fatto quell’altro: insomma, i soliti discorsi che nascono e si smentiscono da soli. Così espressi la mia volontà di conoscere meglio, magari da dentro, il funzionamento della macchina politica. E due settimane fa, del tutto inaspettatamente, quello stesso amico mi ha chiamato per propormi l’assessorato. Ed io ho accettato senza indugi. Così, tutto casuale, senza nessuna ambizione ma solo tanta voglia di conoscere da vicino la macchina amministrativa”.
La sua delega è alla pubblica istruzione. Come ha trovato la situazione e cosa intende apportare nei 14 mesi in cui rimarrà in carica?
“Ho trovato una serie di impegni già presi dall’assessore precedente. Ho già ascoltato le richieste delle scuole di Ficarazzi, anche se ancora devo vedere il preside Rammacca, della scuola media, e mi sto attivando per i contributi ordinari. Il problema è che, essendo ancora senza bilancio, siamo costretti a lavorare con poco. Per fortuna stanno arrivando i contributi regionali che ci faranno respirare un pochino.
Dal punto di vista personale mi sto attivando per garantire il servizio mensa durante il campus estivo di lingua inglese che si terrà dal 6 giugno al 3 luglio prossimo, presso la palestra comunale, grazie all’iniziativa dell’Associazione Culturale Linguistica Educational ACLE. Poi aspetto il bilancio ed una migliore conoscenza delle esigenze e dei problemi delle scuole di Ficarazzi per dare un apporto personale sempre più forte”.
Avrà sicuramente seguito le vicende che hanno portato il sindaco Cannizzaro a sciogliere la vecchia giunta. La sua opinione personale?
“Credo che visti i temi trattati si trattava di mostrare un po’ di senso di responsabilità, coerenza e senso pubblico da parte dei consiglieri, prima come uomini e poi come politici. Era meglio esprimere il proprio dissenso per poi cercare dei punti di unione invece di andare alla rottura totale”.
Da queste ultime vicende la maggioranza esce indebolita, trovandosi adesso in inferiorità numerica in consiglio comunale. Come si potrà governare per i prossimi 14 mesi?
“Ci sono delibere che non necessitano dell’approvazione del consiglio, e su quelle non ci saranno problemi. Per altre leggi, invece, come quelle che riguardano il bilancio, il favore del consiglio è necessario. E là sarà molto difficile…chi vivrà vedrà”.