Martina
Il guaire del fedele amico
squarcia l’antro silenzioso di gente commossa;
si stringono forte i pugni
per frenare l’ultima lacrima,
per non farla cadere dietro a quelle versate prima.
Al primo pensiero che si insinua tra gli altri pensieri
all’ultimo che scorre via senza menzione
ritrovo periodico il tuo nome
timido e irruente come tu stessa eri.
Dolorosa e meschina
ad un tratto la vita ti è stata sottratta
quando ancora sul bel fiore della tua esistenza ti raggiavi.
Per te adesso l’ultima parola ho voluto conservare
e col tuo nome per finire ho voluto segnare
l’indicibile senso di vuoto che tu mi hai voluto lasciare
da un amico per sempre a te Martina.