Una delle parti che all’apparenza può sembrare che ricopra un ruolo poco importante all’interno della fase di assemblaggio del pc, ma che alla fine ricopre un ruolo importante, è la scelta del case o tower.Esistono in commercio varie tipologie di tower dalla composizione molto semplice a finire con delle composizioni un pò più complesse ( big tower).
La differenza principale è la grandezza, che alla fine non importa molto per la piena funzionalità della macchina in sè, ma più grande è il tower più abbiamo la possibilità di poter alloggiare molti più hard disk, lettori e altri componenti, ma abbiamo la possibilità di poter alloggiare molte più ventole, così da poter far raffreddare in maniera perfetta ogni singolo componente inserito nel tower.
Naturalmente ci possiamo sbizzarrire, perchè in commercio ci sono svariati modelli e tipologie per soddisfare tutte le nostre esigenze.
Spesso le case produttrici di case peccano nell’accoppiare al case un alimentatore di qualità. Questo capita, sia per limitare i costi di un case, fornendo un alimentatore con un numero di watt minimo, e sia perchè la ditta produttrice naturalmente non può sapere le nostre esigenze.
Un buon alimentatore deve riuscire a sopportare il carico per tutte le periferiche che decidiamo di montare nel case, quindi l’importante è cercare di non sforzare al massimo l’alimentatore che decidiamo di alimentare. Per un assemblaggio che vede in analisi una configurazione standard, scheda madre con periferiche audio e video incorporata, processore, un masterizzatore/lettore, un hard disk e una scheda usb, va bene anche un 500 watt, che riuscirà a sopportare tutto il carico che diamo senza andare sotto sforzo.
Dopo aver scelto il case secondo il nostro progetto, andiamo a decidere che tipologia di scheda madre vogliamo acquistare.E’ la scelta più varia, ma anche la più difficile.
I modelli presenti in circolazione sono molti, spesso variazioni dello stesso chipset. A volte le differenze di prestazioni sono minime, e non tali da pesare sulla decisione d’acquisto.
Il suggerimento che possiamo darvi è cercare di scegliere dei modelli basati sui chipset più recenti, poiché questi offrono le funzionalità più avanzate e la compatibilità con i processori odierni e futuri e quindi se infuturo vogliamo cambiare il nostro processore obsoleto, con uno di nuova generazione, lo possiamo fare tranquillamente perchè la scheda madre supporterà benissimo le capacità del nuovo processore.
La questione cambia se siete appassionati, o se volete effettuare esperimenti di overclock, condizione in cui un sistema di alimentazione della CPU più potente o un sistema di raffreddamento di alto livello possono fare la differenza. Tuttavia, in questo caso conoscerete già a fondo le schede madri e quello di cui avete bisogno. Tuttavia, ciò non significa che con una motherboard di basso costo l’overclock sia impossibile: ormai tutti i modelli dispongono delle funzionalità basiche che permettono di overcloccare decentemente una CPU.
Altro elemento fondamentale di un personal computer, è il dissipatore che andremo a montare sul processore.
Se non vi interessa l’overclock, il dissipatore standard, offerto in abbinamento al processore, sarà sufficiente per raffreddare la CPU. Sul mercato si trovano molti dissipatori speciali, con prezzi variabili, che possono offrire maggiore potenziale di raffreddamento, minor rumorosità o entrambi questi vantaggi. Scegliete uno di questi dissipatori “after-market” solo se avete esigenze speciali, come per esempio quella di overcloccare la CPU. Se non vi interessa l’overclock, il dissipatore standard, offerto in abbinamento al processore, sarà sufficiente per raffreddare la CPU. Per quanto riguarda la scelta della memoria, dovreste scegliere la memoria semplicemente in base alle specifiche del vostro sistema. Se un modulo di memoria è certificato per funzionare a frequenze superiori rispetto quello standard, ciò non significa che sarà più veloce, ma solo che potrà funzionare senza problemi fino alla frequenza dichiarata. Se la vostra motherboard e CPU, per esempio, sono progettate per funzionare a una frequenza di bus pari a 333 MHz, non ha particolarmente senso acquistare una memoria in grado di funzionare a una frequenza superiore, a meno che non siate interessati all’overclock (o non vogliate assicurarvi una compatibilità futura). Tuttavia, se il mercato decide di abbracciare uno standard, che diventa l’offerta base, con velocità superiori, nulla vi vieta di acquistare quei moduli di memoria, poiché saranno in grado di funzionare senza problemi a velocità più basse.
L’altro fattore di scelta per le memorie sono i timing, cioè le latenze con cui il modulo di memoria è in grado di effettuare le operazioni richieste. La regola base è: minori sono i timing, meglio è. Tuttavia considerate sempre il prezzo d’acquisto, poiché una memoria con timing bassi costa generalmente più di una memoria con timing alti (o standard), e il riflesso sulle prestazioni del sistema è spesso marginale.
In questa seconda parte della rubrica siamo andati ad analizzare gli elementi fondamentali di un’assemblaggio, nel prossimo numero contiunueremo ad analizzare le altre parti come ad esempio l ‘hard disk e le altre schede opzionali.
Alessandro Anello
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