L’ter, alquanto accidentato, che ha portato all’inaugurazione di sabato è iniziato quando la Torre del Duca di Salaparuta, antica residenza della famiglia Alliata e primo nucleo attorno al quale è cresciuta Casteldaccia, è stata acquistata dall’amministrazione locale nel 1999, con un mutuo di un miliardo e 716 milioni di lire. Nel 2000 il progettista incaricato, l’ingegnere Vincenzo Nicoletti, ha redatto un progetto di ristrutturazione dall’importo di 4 milioni di euro, che però non è stato inserito tra i finanziamenti regionali del P.O.R.. In seguito il Comune ha incaricato due tecnici comunali – l’arch. Del Nembo e il geom. Panno – di redigere un nuovo progetto, questa volta da due milioni di euro. Intanto, però, si era aperto un contenzioso legale tra l’ing. Nicoletti e l’Amministrazione comunale, che non intendeva pagare il progetto perché la richiesta di finanziamento non era andata in porto. Nel maggio 2006 il Comune di Casteldaccia però è stato condannato con lodo arbitrale a pagare circa 320.000 euro a Nicoletti (tra saldo parcelle, aumenti tariffari e spese legali).
Il progetto di restauro della Torre, in seguito è stato preso in carico dalla Sovrintendenza che col DDG n. 5413 del 19/03/2007 dell’Assessorato Reg.le BB.CC e LS, ha finanziato gli interventi per la riqualificazione del complesso monumentale per un importo complessivo di € 2.000.000,00. Nel contempo la direzione dei lavori è stata affidata alla Soprintendenza ai BB.CC.AA, la quale, dopo aver espletate le procedure di rito per l’affidamento dei lavori, ha consegnato gli stessi alla ditta aggiudicataria, Impresa Spallina Costruzioni.
L’assessore alla cultura dott. Vincenzo Accurso più volte in passato e soprattutto ora, insieme all’amministrazione, si è detto orgoglioso di aver restituito il simbolo di Casteldaccia alla cittadinanza tutta e nel contempo col trasferimento ivi, degli uffici comunali, di aver fatto risparmiare le casse comunali della zavorra delle locazioni.
Di positivo di sicuro c’è che la struttura ora fa parte integrante del patrimonio comunale, e che si è riusciti a salvare almeno in parte la memoria storica materiale delle origini del nostro paese.
Fonte Articolo Casteldaccia Blog di Pietro Fiorentino