Ripartiti anche i tagli della spending review che per le 15 regioni a statuto ordinario ammontano complessivamente a 700 milioni di euro. La regione più penalizzata sarà la Lombardia chiamata a contribuire alla riduzione della spesa pubblica con una decurtazione di 122,5 milioni di euro. A fronte di questo però la regione guidata da Roberto Formigoni avrà a disposizione 129,7 milioni da distribuire sul territorio per alleggerire i vincoli contabili dei propri comuni. Al secondo posto nella classifica dei tagli c’è il Lazio con 88,2 milioni, seguito da Campania (-77,5 mln) e Piemonte (-60,3). Il sacrificio più soft sarà invece quello del Molise che subirà 7 milioni di euro di tagli.
Nella suddivisione delle risorse che i governatori dovranno «girare» ai comuni rientra anche la Sardegna (unica regione a statuto speciale a partecipare alla distribuzione) a cui andranno circa 59 milioni di euro. La Sicilia, invece, non avrà nemmeno un euro perché, come ha spiegato il vicepresidente della conferenza delle regioni e governatore del Molise, Michele Iorio: «La situazione finanziaria esclude di utilizzare questa possibilità».
Il meccanismo individuato dal governo piace ai diretti interessati che hanno proposto di allungare anche per i prossimi anni il metodo di riparto. «Le regioni sono decise a chiedere», ha annunciato Iorio, «che questo sistema possa essere proiettato anche nei prossimi tre anni. Il governo al momento lo ha voluto definire solo per l’anno in corso, ma il nostro auspicio è che si possa replicare anche nei prossimi anni. Questi 800 milioni verranno distribuiti in tutto il paese e potranno essere usati per pagare le imprese e per alleviare il Patto».
Fonte Articolo http://www.professionisti.it articollo di Francesco Cerisano