Cosa hai provato a vincere questo premio proprio in una terra piena di italo-americani villabatesi?
“Sono felice di avere raggiunto questo meraviglioso risultato da questa vittoria trarrò sicuramente profitto per continuare su questa strada, i nostri compaesani in America mi hanno fatto sentire a mio aggio come se fossi a casa , e sono orgogliosa di aver partecipato ad una cosi importante manifestazione anche se solo alla prima edizione”
Come mai hai scelto proprio Mia Martini per esibirti all’Onda Lunga?
“Una grande artista che ci ha lasciati quando io ero ancora piccola, i suoi brani mi danno sempre nuove emozioni, e poi dare un tributo ad una grande della musica italiana mi sembra dovuto”
Partiamo dalle tue origini artistiche, quando hai iniziato a interessarti alla musica?
“Ho cominciato a cantare all’età di 2 anni e mezzo, praticamente ancor prima di riuscire a fare un discorso concreto. Cantavo davanti ad amici e parenti, giusto per sorridere un po’, come fanno spesso quasi tutti i bambini, ma con gli anni questo amore è cresciuto sempre più, fino alla decisione di studiare seriamente”
Raccontaci un po’ del tuo percorso artistico.
Ho cominciato a studiare e ad esibirmi in locali e ho partecipato a qualche conorso. Il primo, infatti, è arrivato ad un anno dall’inizio dei miei studi canori: il premio Filippo Alotta, in onore del cantautore siciliano, al quale mi sono classificata prima con il brano di Ornella Vanoni “Domani è un altro giorno”. Da qui, ho cominciato a capire che potevo credere davvero che con sacrifici e umiltà, qualcosa sarebbe arrivato agli altri.
Raggiungere un proprio stile e identità, quanto è importante per un musicista?
“Penso che per un cantante sia sì difficile trovare una propria identità, ma comunque, di base, devi avere già qualcosa di tuo che ti distingua dai grandi, da quelli che vediamo in tv o dai cantanti che seguiamo. E’ come dipingere: hai una tua fantasia, una tua storia da raccontare.”
Quali sono i tuoi punti di riferimento (cantanti o band a cui si ispira)?
Mia Martini. E’ lei la prima cantante alla quale mi sono ispirata, forse proprio per questo modo di sentire, soffrire e amare le parole prima che la canzone. Con Mia Martini, anche Fiorella Mannoia ha accompagnato i miei primi passi all’interno della musica e del canto, in quanto anch’io sono un contralto.
Cos’è la musica per te?
“Sarebbe scontato dire che la Musica è tutta la mia vita, che non vivrei senza, perchè è chiaro che sia così. Io credo fermamente che la Musica sia un’ancora di salvezza. La Musica è la mano di Dio che si manifesta in note, in armonia. Questa è la Musica. E’ l’essenza di ogni mio istante. Tutto qui.”
Cosa provi quando canti?
“Cantare, invece, è una scelta. Bisogna fare tanti sacrifici, bisogna fare attenzione, perchè basta davvero poco, e si possono venire a creare dei problemi alle corde vocali, alla voce, e ricominciare a cantare non è così semplice come sembra”
Quanto conta per te il testo di una canzone rispetto alla musica?
“Secondo me, le parole in una canzone sono veramente fondamentali, perchè la canzone in sè, con tanto di accompagnamento musicale, come sappiamo bene, nasce successivamente. Prima era soltanto una poesia. Le parole devono raccontarmi una storia, devono entrarmi dentro ed io devo ritrovare un pezzo di me in esse. . La Musica è il contorno, tutto ciò che rende perfetta la canzone, ma le parole devono passare dal cuore, prima di uscire dalla bocca.”
Tra le tue esperienze e partecipazioni, quali ricordi con soddisfazione?
“Per quanto riguarda le mie esperienze, sono tutte meravigliose perchè in ogni occasione ho conosciuto mondi musicali diversi e persone che vivono di Musica come me, ma la più emozionante è sicuramente l’ultima, nonchè l’esperienza americana al Sal Palmeri’s Italian Music Festival on Broadway, dove mi sono esibita cantando un brano inedito, aggiudicandomi il primo posto.”
Cosa ne pensano i tuoi amici e familiari della tua scelta di intraprendere questa strada?
“Per fortuna, durante questo viaggio che ogni giorno diventa più lungo e più bello, non sono sola, perchè accompagnata dalla mia famiglia che crede in me e mi appoggia sotto ogni fronte, dal mio fidanzato che è veramente orgoglioso di tutto questo e da tutti i miei amici, che ad ogni tappa sorridono con me, sperano con me e credono in me con tutte le loro forze! Per il resto, tutto quello che verrà, l’accoglierò a braccia aperte, ma al momento attendo che il destino faccia il suo corso e mi porti dove devo andare, senza forzature!”
Carmelo Pantano
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