La curia attacca il Comune dopo lo spettacolo nella notte del Festino.

Durante lo spettacolo che ha preceduto la partenza del carro verso il mare e poi il cancello “dai motivi orgiastici” (per usare le parole di don Fabrizio) montato a Porta Felice. E così la città che era riuscita a giugno a ospitare il Gay Pride nazionale e istituire il registro delle unioni civili senza perdersi in scontri ideologici e senza troppe polemiche, si ritrova in un caldissimo 15 luglio a fare i conti con una “guerra di religione” che infiamma il Festino. Ad aprire le danze, stamattina presto, è stato per l’appunto don Fabrizio che, in un post sulla propria bacheca Facebook (ha poi specificato che si tratta di una posizione personale e non della Curia), ha sparato a zero:

Vergogna! Stiamo toccando il fondo! L’ideologia omosessualista proiettata sul nobile portico meridionale della Cattedrale di Palermo in occasione del Festino della Patrona Rosalia! I simboli del gay pride e delle unioni omosessuali accostati ad un neonato… Il carro fatto passate a Porta Felice da un cancello con motivi orgiastici… Ma chi può convincermi che è tutto normale? Ma chi può avere argomenti che difendano un vero e proprio insulto alla nobiltà della fede che la Santuzza ed anche la Cattedrale rappresenta? Chi può dirmi che non si tratti di sudicia provocazione? Questo è il futuro visto con lo sguardo dei bambini? No! Questa è strumentalizzazione dei bambini! Questo è un futuro IMPOSTO ai bambini da minoranze che hanno uno sguardo falso e deviato… L’unica paura è per i più piccoli che ci guardano”. Queste le parole di Monsignor Fabrizio Moscato.



 

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