Sono state tutte occasioni che hanno permesso alle varie realtà carmelitane di Palermo, Enna, Castellammare e Siracusa di conoscersi meglio e di riconoscersi sempre più in questo grande progetto che li accomuna: la conoscenza di Dio. Ci si è sentiti all’interno di una famiglia allargata, dove ognuno cercava di scoprire qualcosa di più dell’altro e dove ogni eventuale problema veniva condiviso e risolto insieme. Ognuno, con la propria storia, il proprio modo di essere, è stato un esempio per gli altri. Nessun imbarazzo ad esternare, a fine serata, le tre cose più belle che avevano colpito alcuni di noi durante il giorno; e nessuna vergogna nell’esternare le tre cose brutte o mancanze commesse durante la giornata. Nessuna reticenza, infine, nel dare la propria disponibilità nel servizio ai tavoli durante i momenti di condivisione a pranzo e a cena. Tutto è avvenuto con la naturalezza e la spontaneità che solo dentro una vera famiglia si possono ritrovare.
Un grazie va a padre Paolo che ha fornito, a grandi e bambini, spunti di riflessione molto importanti sia durante le omelie sia durante l’incontro appositamente organizzato. Grazie per il tempo che ci ha dedicato per le confessioni o semplicemente per una chiacchierata con un amico, dispensatore di consigli. Un grazie va anche alle monache carmelitane di Canicattini Bagni che ci hanno offerto una testimonianza della vita che conducono al monastero e ci hanno aiutato a pregare, con il loro canto, durante la Messa celebrata nella chiesetta del loro monastero. E per ultimo, ed è quello più importante, un grazie va a Nostro Signore Gesù Cristo che ci ha donato questi giorni di relax e di crescita spirituale che ci devono sempre più ricordare che Lui è sempre accanto a noi, che si prende cura di ognuno e che ci vuole sempre ” in movimento”.
Giulia CAMPOCCIO (www.mec-carmel.org)