Alle prime luci della mattinata odierna, il gruppo di intervento speciale (Gis) dei Carabinieri ha eseguito un blitz in un casolare di campagna alla periferia del comune di Lentini, territorio siracusano, scovando i due boss messinesi, Calogero Carmelo e Vincenzino Mignacca, originari di Montalbano Elicona, latitanti dal pomeriggio del 25 luglio 2008, quando la corte d’Assise di Messina li condannò all’ergastolo. A seguito di indagini condotte dai reparti operativi di Messina e Catania, guidati dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, e coordinati dai magistrati della direzione distrettuale antimafia di Messina, il casolare era stato individuato come il covo dei due noti fratelli latitanti, elementi di spicco della famiglia mafiosa dei Tortoriciani, pluricondannati all’ergastolo, con sentenze definitive, nell’ambito dei Processi Mare Nostrum e Icaro Romanza, per associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidi, rapine, estorsioni commessi tra il 1997 e il 2000 nell’hinterland tirrenico messinese. I Carabinieri del Gis, coperti dagli scudi protettivi, dopo aver circondato il covo dei due latitanti, hanno più volte – riferisce il Comando Provinciale di Messina – intimatogli la resa e sono infine intervenuti, sfondando la porta di ingresso, immobilizzando immediatamente Calogero Mignacca che si trovava all’ingresso, risultato in possesso di una pistola. L’altro latitante, Vincenzino Mignacca, che si trovava, anch’egli armato, all’interno di un’altra stanza, all’atto dell’irruzione dei militari, si è suicidato sparandosi un colpo di pistola alla testa.
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