Era il 19 luglio 1992 quando un boato in via d’Amelio spezza il fiato alla città di Palermo, in quel preciso momento la mafia decide di spezzare la vita di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Eddie Walter Cosina, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli. Ventidue anni dopo, la società civile torna a gridare a gran voce vicinanza e affetto al magistrato che, insieme a Giovanni Falcone (ma non solo), ha cercato di dare una svolta nella lotta a Cosa nostra. Ieri sera intorno alle ore 19.00 tutte le cariche istituzionali della comunità ficarazzese si sono date appuntamento davanti al monumento in Piazza ALdo Moro ed è stata deposta una corona di fiori.
Carmelo Pantano