Il sindaco di Ficarazzi a sostegno del diabete infantile

[COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE] Si chiama piano integrato di assistenza e di accoglienza del bambino con diabete a scuola ed è ciò che Maria Gabriella Miceli chiede per il suo bambino di 5 anni, affetto da diabete infantile da quando ne aveva due.

È da questa storia che il primo cittadino di Ficarazzi, avv. Paolo Francesco Martorana, intende cominciare per sollevare il problema dell’integrazione scolastica dei bambini diabetici.

La stessa mamma ficarazzese confessa che suo figlio, come tutti i bambini diabetici, potrebbe rischiare di non ricevere quell’istruzione formativa a cui chiunque accede, a causa dell’assenza di figure professionali o paramediche dell’ASL adeguate all’assistenza e al controllo glicemico con cui i bambini diabetici convivono giornalmente. Proprio in occasione della celebrazione della giornata mondiale del diabete che si svolgerà aPalermo il 12 novembre 2014, lo stesso sindaco Martorana si rende testimonial per Ficarazzi, affinché ai bambini diabetici venga assicurato un servizio scolastico di assistenza sulle cure, scongiurando qualsiasi riserva verso una malattia con cui si può convivere, conducendo una sana alimentazione. Come stabilito da diversi manuali per l’infanzia sul diabete infantile, ogni bambino vive la fase iniziale del disturbo glicemico a modo proprio ma la famiglia e la scuola giocano un ruolo fondamentale nell’educare i più piccoli alla condivisione e al rispetto delle problematiche altrui, secondo un principio di integrazione sociale. Non per nulla, il documento strategico per l’inserimento del bambino diabetico all’istruzione, prodotto dalle Associazioni Italiane di aiuto a bambini e giovani con diabete in collaborazione con il Ministero della Salute e il MIUR, contempla sotto il profilo giuridico l’obbligo da parte di un insegnante o di chi è responsabile della classe di prestare il primo soccorso al bambino diabetico in stato ipoglicemico attraverso la somministrazione del glucagone, in caso contrario lo stesso documento parla di omissione di soccorso.

La stessa Maria Gabriella Miceli sottolinea, dunque, che la somministrazione del glucagone o il controllo periodico del sensore glicemico devono essere in qualche modo garantiti dall’istituto scolastico e che la somministrazione dell’insulina al bambino diabetico non si traduce in una presa di responsabilità da parte dell’insegnante.

Non per nulla, in caso di crisi fatale del bimbo in seguito alla somministrazione del glucagone previsto e sottoposta all’autorizzazione dal genitore, l’art. 589 c.p. attualmente esonera colui che l’ha somministrato da qualsiasi responsabilità penale e lo gratifica dal punto di vista etico.

Maria Luisa Domino

Ufficio Stampa – Comune di Ficarazzi

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