PALERMO. Il beato Pino Puglisi sia inserito tra i patroni di Palermo.

Dopo la beatificazione come martire (la prima vittima della mafia ad avere questo riconoscimento), da parte della Chiesa sarebbe un ulteriore passo avanti, un gesto simbolico per consegnare alle generazioni future un esempio concreto di santità. Sul blog l’appello alla Chiesa è lanciato attraverso un articolo del prof. Nicola Filippone, preside dell’istituto Don Bosco di Palermo e autore di numerosi studi e ricerche sul Beato: «L’inserimento di Pino Puglisi tra i patroni di Palermo – scrive Filippone – suggellerebbe in maniera definitiva l’estraneità dei mafiosi dalla fede cristiana. Anche perchè risulta dalle dichiarazioni dei collaboranti che la ‘punciuta, ossia il rito con cui si entra in Cosa nostra, avviene tenendo in mano l’immagine del santo protettore della città. E mi chiedo come potrebbe un aspirante uomo d’onore, invocare l’aiuto di chi è diventato santo per avere combattuto la mafia». “Non solo condivido e aderisco all’iniziativa lanciata da Francesco Deliziosi, per far sì che Padre Puglisi sia inserito fra i patroni di Palermo, ma dico anche che l’Amministrazione di Palermo si è già mossa in tale direzione, inviando tramite la mia persona, una missiva al Sommo Pontefice lo scorso 29 settembre 2014”.  E’ quanto scrive in una nota il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che aggiunge: ”La Segreteria di Stato di Papa Bergoglio, con nostra grande gioia, ci ha riposto il 18 novembre dell’anno scorso, comunicandoci che “circa l’istanza da lei formulata, mi prego di informarla che la suddetta lettera, fatta oggetto di considerazione da parte del Santo Padre, è stata trasmessa per competenza alla Prefettura della Casa Pontificia”. “Per quanto riguarda la richiesta di Patronato – si legge nella lettera di risposta della Segreteria di Stato – è bene che essa sia studiata ed avanzata, in accordo con l’Autorità ecclesiastica locale”. Il sindaco di Palermo spiega che, nella lettera indirizzata al successore di Pietro, si chiedeva di “poter annoverare fra i patroni di Palermo, il beato Padre Pino Puglisi, in quanto sarebbe un grande privilegio e un segnale di liberazione, non solo per i giovani e per i poveri. Sono certo che l’intera città di Palermo e i siciliani tutti condividono tale proposta”.

La Redazione

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