Hanno sfondato a colpi di mazza la vetrina di ingresso ed una volta all’interno hanno distrutto arredi, la cassa ed i computer, provocando danni per qualche migliaio di euro: è accaduto nella notte tra martedì e mercoledì scorso nella centralissima via Libertà a Bagheria ai danni del
Bar Gelato In, qualche mese fa sequestrato a
Francesco Raspanti,già arrestato con l’accusa di mafia nell’operazione
Reset del giugno scorso ed oggi agli arresti domiciliari. Il frequentatissimo bar era uno dei beni posti sotto sequestro, sul quale si è però scatenata una vera e propria battaglia giudiziaria, perchè pare che il passaggio di proprietà nei confronti di
Raspanti, non fosse stato ancora definitivamente formalizzato davanti ad un notaio. Fatto sta che, dopo il sequestro, uno dei bar più
in di Bagheria, è diventato un deserto: gli abituali clienti non si vedono più e gli affari stanno andando molto male; questa situazione preoccupa ovviamente vecchi e nuovi gestori oltre che i comproprietari, anche perchè è difficile mantenere al lavoro quanti erano precedentemente occupati con gli affari meno che dimezzati. E’ questo uno dei problemi che vengono spesso sollevati a proposito di beni sequestrati o confiscati; nella ricostruzione dei fatti che fa oggi
Leopoldo Gargano sul
‘Giornale di Sicilia’, verrebbe fuori che i dipendenti nel pomeriggio del martedì abbiano ricevuto la strana visita di un tizio che li avrebbe invitati a
‘lasciare tutto’. Non è chiaro quale peso possa avere questa indicazione, se di un vero e proprio
‘consiglio’ di tipo mafioso, o più semplicemente di una espressione banale di chi, di fronte allo squallore attuale del locale, abbia in qualche modo espresso un pensiero senza particolari intenzioni malevoli, ma che ha ulteriormente sconfortato gli addetti. Pare che adesso verranno sistemate delle telecamere di sorveglianza.(fonte Bagheria News)
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