Nella borgata marinara di
Aspra, c’è un luogo che forse gli abitanti del posto e dei paesi limitrofi non conoscono ma di cui a Roma, Parigi, Londra, Berlino, hanno sentito parlare. Stiamo parlando del
Museo dell’ Acciuga, una struttura creata da due imprenditori di successo, i fratelli
Michelangelo e Girolamo Balistreri, che ogni anno è visitata, a titolo gratuito, da scolaresche, studenti, turisti, autorità e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo. Un museo, che non vive di finanziamenti pubblici ma grazie alla passione dei proprietari, che ogni anno accoglie migliaia di visitatori e riceve decine di migliaia di richieste per la visita della struttura. Un successo, ampliato dai servizi di numerosi programmi televisivi nazionali (
Linea Blu, Sereno Variabile, Linea Verde, Geo e Geo, A conti fatti) , che ha spinto i proprietari a spostare il museo in locali più grandi per esaudire le tantissime richieste di visitatori che vogliono vedere il museo.
Un museo che si rispetti ha bisogno però di una guida all’altezza, un cicerone che renda la visita piacevole e interessante e qui i visitatori trovano chi interpreta al meglio le loro esigenze, stiamo parlando di Michelangelo Balistreri che tra il racconto di un aneddoto, la recita di una poesia e il canto di una canzone, in una location ricca di fotografie d’ annata, barche e utensili dei pescatori, trasporta il visitatore indietro nel tempo, alla metà del novecento, facendo riscoprire ai presenti tradizioni ormai dimenticate e prossime all’estinzione. Un museo itinerante nato per la salvaguardia della tradizione siciliana ma anche per il rispetto di un’isola spesso dipinta in televisione come terra di mafia e illegalità.
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