Con provvedimento urgente firmato dal presidente del Consiglio su proposta del Ministro dell´Interno, Angelino Alfano, Francesca Cannizzo “cessa dalle funzioni di prefetto di Palermo per essere destinata ad altro incarico”.
Per evitare l’idea di una rimozione, il Viminale si affretta in serata a dire che il prefetto lascia Palermo, “su sua espressa richiesta”, per un altro incarico nell’ambito del ministero dell’Interno. Entrambe le protagoniste di questa vicenda sono state dunque accomunate dallo stesso destino dopo che erano emersi legami e interessi troppo stretti legati alla gestione dei beni confiscati con rispettive richieste di scambi di favori. E sulla scia del caso di Silvana Saguto, l’ex presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo indagata per corruzione, rotola un’altra testa.
La posizione del prefetto è al vaglio degli inquirenti di Caltanissetta da ottobre. Al centro delle verifiche l’ipotesi che un ufficiale della Dia di Palermo avrebbe diffuso una notizia molto vecchia – quella di una nota dei servizi segreti in allarme per l’incolumità della Saguto – con l’obiettivo di sollevare un clamore mediatico attorno alla giudice paladina dell’antimafia per controbilanciare alcuni servizi tv di Telejato e delle Iene.
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