di Michele Manna
Anche se mancano ancora circa 18 mesi alle prossime consultazioni amministrazione (previste tra maggio e giugno del 2017) possiamo affermare senza tema di smentita che è già iniziata la campagna elettorale per il rinnovo di sindaco, giunta e consiglio comunale di Ficarazzi che amministrerà il nostro piccolo centro fino al 2022.
A dare il via alla campagna elettorale, più prematura che si ricordi nella storia di Ficarazzi, è stato lo stesso sindaco pro tempore, Francesco Paolo Martorana, nel mese di giugno di quest’anno quando ha dato vita al primo (e finora unico) rimpasto assessoriale in previsione di una sua ricandidatura per un secondo mandato da sindaco si Ficarazzi. Sono fuoriusciti dalla giunta Federica Fricano che si è dimessa “per motivi strettamente personali” lasciando il posto a Maria Grazia Pillitteri, e Salvatore Rammacca sacrificato per lasciare il posto a Salvatore Licciardi uno che in campagna elettorale è bene averlo dalla propria parte. La discesa in campo “elettorale” del sindaco ha messo in moto il meccanismo delle candidature che, se per la componente di destra ha chiaramente un quadro di partenza già delineato, a sinistra c’è ancora da lavorare anche se per quanto riguarda il partito democratico il “cappello” sulla candidatura di questo fronte è stato subito messo dal prof. Pietro Rammacca, già sindaco, vicesindaco, assessore e consigliere nelle amministrazioni del secolo scorso, quindi persona esperta sia in campagna elettorale che in eventuale amministrazione futura.
A perorare la campagna elettorale di Rammacca si è già schierato Pino D’Alba, consigliere comunale della scorsa legislatura e, da quello che si mormora, ultimo consigliere di opposizione a sedere sugli scranni della nostra aula consiliare. D’Alba, renziano doc, ci ha riferito, che sta già lavorando per compattare l’elettorato di sinistra cercando di raggiungere un accordo con gruppi che appartengono alla sinistra tradizionale che a livello nazionale mantengono una certa distanza dal renzismo ed in questo contesto un clamoroso rientro in campo potrebbe facilitare il lavoro di Pino D’Alba, stiamo parlando del “ritorno in campo di Pietro Ceruso” che a 75 anni intende riproporsi agli elettori di Ficarazzi cavalcando principalmente il progetto della realizzazione di un sogno antico degli anni ’70, cioè creare la “Ficarazzi Marina” aprendo alla possibilità di realizzare strutture alberghiere, di ristoro e di servizi in un contesto urbanistico che, sfruttando i nostri chilometri di costa, consentirebbe l’apertura di una corsia di salvataggio per le tantissime costruzioni a monte della litoranea a rischio demolizione.
Il buon Pietro Ceruso ha già tutto pronto compreso il recupero delle case abbandonate, la sistemazione definitiva dei nostri precari comunali e naturalmente, battaglia del vecchio partito comunista, le immancabili costruzioni di nuove case popolari per giovani coppie, bisognosi e pensionati.
Tra 18 mesi anche nelle urne di Ficarazzi nella scheda elettorale si troverà il simbolo del Movimento 5 stelle, gruppo appena costituito e che già si è attivato per iniziative civiche classiche dei vari gruppi di “grillini” sparsi per tutto il territorio nazionale, dal ripulire angoli del nostro piccolo centro da sporcizie ed erbacce ad iniziative sociali e di aggregazione finalizzati anche per farsi conoscere il più possibile durante questa lunghissima campagna elettorale forti della consapevolazza che una lista con il simbolo di Beppe Grillo, già di per se, porterà un bel numero di voti di opinione e quindi la certezza di avere garantiti alcuni eletti prima ancora di avere il responso delle urne. Il problema, per i grillini nostrani, potrebbe nascere dalla voglia di qualcuno che, sapendo che con quel simbolo si parte con un certo vantaggio, farà di tutto per salire sul carro anche se, politicamente, del movimento non gliene frega più di tanto quindi un consiglio a stare con gli occhi aperti da parte nostra è dovuto. Chi invece è nuovo come candidato a Ficarazzi ma ha già tracciato una strada ben precisa verso le elezioni è Giuseppe Talluto, esperto a titolo gratuito, al servizio della giunta Martorana ma con delle ambizioni che vanno ben oltre gli orizzonti comunali.
A Ficarazzi si voterà nel 2017 ma alla regione potrebbe aprirsi una crisi e l’eventuale campagna elettorale per Sala D’Ercole aprirebbe, per Talluto, scenari di ben altro spessore.
Da qui tutta una pianificazione per le elezioni a Ficarazzi ma con lo sguardo fisso a Palermo, intanto Giuseppe oltre al gruppo che fa capo alla sua associazione (molto presente in paese con iniziative lodevoli) sta lavorando per ampliare lo scenario dove far crescere il proprio consenso e nello stesso tempo pianificare un progetto credibile ed ambizioso da presentare al momento giusto per l’inizio ufficiale della propria campagna elettorale.
Se passiamo invece a tutti coloro che ancora non hanno deciso se scendere in campo (ed il tempo onestamente c’è) abbiamo fatto un giro per “tastare il polso” soprattutto a coloro che “sappiamo fin da adesso” non saliranno sul carro di Paolo Martorana.
Ino Trizzino, già presidente del consiglio comunale, vuole attendere tempi più consoni, “è troppo presto per decidere” ci ha riferito e comunque se dovessi decidere adesso ne rimarrei fuori. Salvo Priola sembra intenzionato a rimanerne fuori così come tanti altri protagonisti delle passate legislature. La sensazione ascoltanto un pò tutti è quella che si stia attendendo la decisione del candidato a sindaco che più di ogni altro potrebbe far fallire il progetto di un secondo mandato a Paolo Martorana, stiamo parlando di Pino Cannizzaro il sindaco politicamente più longevo della storia del paese.
Abbiamo parlato a lungo con Cannizzaro e fino a questo momento non fa altro che dichiarare che non ha nessunissima intenzione di candidarsi a sindaco per le prossime amministrative e qualsiasi nostro tentativo di sbirciare se nella sua determinazione ci sia qualche piccolo spiraglio di speranza per un ripensamento è andato a vuoto. Sappiamo che in tanti in paese lo stanno “corteggiando” per metterlo alla guida di uno schieramento da contrapporre all’attuale sindaco ma come sappiamo per convincere uno come Pino Cannizzaro di tempo c’è ne vuole e per fortuna, almeno per noi, operatori della comunicazione, di tempo ne abbiamo ancora tanto, anche troppo.
Infine va ricordato che le prossime elezioni amministrative che si svolgeranno nel 2017 a Ficarazzi prevederanno il sistema proporzionale e non più quello maggioritario (avendo superato i diecimila abitanti) questo significa che non ci saranno più soltanto i rappresentanti dei due partiti più votati in consiglio comunale (nove della prima lista e sei della seconda) ma consiglieri eletti in proporzione al numero dei voti che ogni lista prenderà.
A Ficarazzi gli aventi diritto al voto dovrebbero essere tra due anni circa ottomila elettori, considerando che voteranno circa 5000/6000 aventi diritto il quorum per un partito che porterà almeno un candidato in consiglio sarà del 5%, quindi poco più di trecento voti.
Infine il sindaco verrà eletto alla prima tornata difatti non è previsto nessuna forma di ballottaggio