Per non dimenticare l’orrore. Per non scordare l’atrocità delle leggi razziali. E per commemorare, ancora e sempre, tutte le vittime dell’Olocausto. A 71 anni di distanza dalla liberazione di Auschwitz dai nazisti – ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa -, l’Italia celebra la Giornata della Memoria. Era il 27 gennaio 1945. Oggi, da nord a sud, sono tanti gli appuntamenti, le mostre, le letture, i concerti e i memoriali allestiti per una continua presa di coscienza collettiva.
Palermo, una suggestiva passeggiata nel cuore della città tra i luoghi che furono abitati dalla comunità ebraica è stata l’iniziativa organizzata dall’associazione Cultour in occasione della Giornata della memoria nel ricordo della liberazione dei prigionieri superstiti del campo di concentramento di Auschwitz
Dalla Meschita alla Guzzetta, da via Ponticello a Piazza SS. Quaranta Martiri, da via Calderai a piazza della Meschita fino al chiostro della chiesa della Magione con il meraviglioso pozzo, un tempo tomba ebraica. Il difficile destino di un popolo che ha conosciuto momenti dolorosi con gli aragonesi in Sicilia e che, in seguito all’editto di Ferdinando il Cattolico del 1492, è stato cacciato via. Una suggestiva passeggiata nel cuore della città tra i luoghi che furono abitati dalla comunità ebraica, è stata l’iniziativa organizzata dall’associazione Cultour in occasione della Giornata della memoria nel ricordo della liberazione dei prigionieri superstiti del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa (di Paola Pottino)