Campo Invernale 2/5 Gennaio 2016, Abbazia di Santa Maria del Bosco – Bisacquino Nella stupenda cornice di un’abbazia seicentesca, si è svolto, dal 2 al 5 Gennaio, il campo invernale 2016.
Tutto è iniziato quando, alla ricerca di una località dove fare il campo, ci venne consigliato di provare questo posto; anche se dalle prime informazioni non sembrava tutto rose e fiori, dal sopralluogo fatto nei primi giorni di Dicembre ci rendemmo conto, io, Emanuela e Rosario, che non solo il luogo meritava, ma che aveva tutto quello che un campo invernale scout può richiedere. Si è deciso dunque il tema, e i capi squadriglia sono stati concordi nel richiedere come ambientazione Harry Potter. L’arrivo all’abbazia non poteva essere più evocativo, ci hanno accolto nebbia, freddo e un bosco tetro che potrei definire quasi magico. Le attività che hanno contraddistinto il campo sono state connotate dall’avventura e l’abbazia ci ha fornito i luoghi adatti in cui svolgere comunque le nostre attività: basti pensare che non ci siamo arresi al freddo e che in qualche modo si è potuto fare un “fuoco” serale (anche se di candele), che si è potuta utilizzare l’abbazia con i suoi tre piani per realizzare un gioco notturno da brivido che ha divertito i ragazzi e che, nonostante la pioggia, siamo riusciti ad andare nel vicino bosco di querce costituito per la maggiore da alberi di trecento anni, soprattutto per svolgere un attività di natura e topografia (quest’ultima specialmente diretta a capire la tipologia di flora presente sul luogo e la morfologia del territorio). I ragazzi hanno potuto vedere con i loro occhi la bellezza della zona circostante: l’abbazia infatti domina un vasta area la cui visuale è davvero mozzafiato. Non ultima, abbiamo potuto apprezzare la bellezza architettonica del luogo, dato che in ogni angolo è possibile quasi respirare la storia che la permea. Questo campo ha rinvigorito l’animo di tutti i partecipanti, come se il freddo anziché assopire i sensi, abbia riscaldato il cuore e fatto nascere nuove idee. Anche il Clan, i nostri ragazzi più grandi (16-21 anni), hanno potuto assaporare la bellezza delle zone circostanti con una piccola route, e si sono resi utili nel loro servizio al campo. Ma la cosa che ha legato tutto, la cosa che ci ha unito, certamente la forza che Cristo ha messo in noi tutti, il tema spirituale che il Riparto ha affrontato e generato molta partecipazione è stato “Il perché del semplice”. È un tema che vede protagonisti innanzitutto Cristo e la sua nascita, le scelte che Dio fa per l’incarnazione del suo figlio prediletto e la trattazione di tre diverse figure che hanno fatto dell’amore e della semplicità la loro bandiera: San Francesco d’Assisi, Madre Teresa di Calcutta, e Giovanni Paolo 2°. “Il perché del semplice” ha voluto far riflettere i ragazzi sulle forti scelte che queste figure hanno fatto nella loro Santa Vita. Il nostro ringraziamento, mio e di Giuseppe Parrinello, va a tutti quelli che hanno collaborato con noi alla realizzazione di questo campo, che hanno reso possibile guidare, ma avere alle spalle grandi persone.
Buona Strada Ettore e Giuseppe