Posted in: Cronaca
– 28 febbraio 2016Sabato 27 Aprile, a due passi da casa nostra un gruppo di genitori di Ficarazzi con i propri figli si e’ recato presso gli orti condivisi del Codifas a Villabate, per assistere e partecipare attivamente all’ appuntamento-evento, ormai annuale, della semina dei grani antichi (Tumminia) con l’aratro a mano. La condivisione e lo scambio di prodotti biologici ed autoprodotti e’ una paratica comune quando si partecipa a queste giornate, quindi i genitori si sono presentati con un bella cassetta di pompelmi e mandarini, prodotti in uno di quei tanti superstiti pezzi di Conca D’ Oro di cui Ficarazzi fa parte, da mangiare insieme, nella speranza di lasciare nella mente delle persone, il ricordo di quel gusto, che solo la nostra terra riesce a trasmettere ai nostri agrumi.
Nonostante la giornata ventosa i bambini hanno trascorso la mattinata passeggiando tra i vari orti, semenzai e compostiere dove non si sono posti limiti nel giocare con terra, paglia e quant’ altro, interagendo con piante e insetti. Mentre i genitori, immersi nel silenzio e nella tranquillita’ che solo luoghi come la campagna sanno creare, si scambiavano conoscenze ed esperienze personali, d’avanti al caratteristico forno in terra cruda, auto costruito dai ragazzi del Codifas. A meta’ mattinata tutti ad ascoltare l’agricoltore biodinamico Nino Montalbano che grazie alla sua passione e a quella di altri preziosi uomini come Ambrogio Vario presidente del Codifas, ci ha illustrato il valore, dei vari grani antichi utilizzati in Sicilia e l’importanza delle proprietà organolettiche che cercano di salvaguardare, (propieta’ ormai perse nei grani moderni e modificati grano “CRESO” che tutti noi oggi mangiamo e che causano celiachia e tutte quelle intolleranze alimentari da cui oggi siamo colpiti.
Subito dopo siamo passatti al montaggio dell’ antico aratro a mano, trainato con entusiasmo dai tutti i bambini presenti che tra una risata e l’altra hanno arato quasi cento metri quadri di terra dove poi e’ stato seminato il grano antico Timilia ( Tumminia ) che verra’ poi raccolto a fine estate. La giornata si e’ conclusa con la cottura nel forno in terra cruda di pane, pizze e focacce, rigorosamente con grano Timilia e la degustazione dei vari prodotti naturali coltivati negli orti e offerti da tutti i partecipanti.
Custodire nel tempo queste antiche semenze, per questi uomini, rappresenta una lotta alla sopravvivenza e alla buona salute di tutti noi e del nostro meraviglioso pianeta.
Foto e testo di Lino Campanella