Sicilia, Diario Bellico degli agricoltori. Sissignori, non si può non dire che questa non sia una guerra.
Oggi, in Sicilia il pomodoro ciliegino ed il piccadilly vengono svenduti a partire dai 30 (fino ai 70) centesimi al kg, in base alla qualità, mentre la GDO li rivende fino a 6 €/kg. Ma non basta questo. Molti agricoltori, per non lasciare a terra il pomodoro, sono costretti a ripiegare sulla manodopera degli immigrati, presi dai vari C.A.R.A, la quale ha un costo di circa 15€ al giorno (contro i 70 di un italiano), così da arrivarci almeno a pari delle spese. Ma non basta nemmeno questo. E non basta perché il nostro mercato si trova invaso dal pomodoro proveniente dal Nord Africa. E non importa se quei pomodori sono trattati col DDT.
La crisi c’è e si fa sentire, e il consumatore non può fare altrimenti. In tutto questo quadro apocalittico, ma reale, i mandanti si chiamano UE e Governo Italiano, mentre l’assassino si chiama GDO. E’ quindi necessario ribadire, ancora una volta, che per la nostra sopravvivenza dobbiamo assolutamente comprare italiano. Ma non basta.
Comprare italiano è condizione necessaria ma non sufficiente per la nostra salvezza. La condizione di sufficienza è quella di fare quadrato tutti, dal primo all’ultimo, e di far sentire la nostra voce innanzi all’UE e al Governo Italiano. Come in Francia? No, molto di più!
Lega della Terra
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