Posted in: comune di ficarazzi
– 1 giugno 2016di Elisa Martorana
L’Italia si sa è un Paese unico al mondo, sia per cose positive come l’arte, la biodiversità, la cultura alimentare; ma anche per questioni negative come le mafie, i collusi e la costante inadeguatezza nello stare al passo con gli altri paesi europei, anche sulle questioni legate ai diritti civili. L’Italia nella storia recente è stata teatro di “bunga bunga” ma anche dei cortei delle “Se non ora, quando?”. Un paese, il nostro, definito nei secoli “il bel Paese” ma che purtroppo da molto, anche troppo tempo ha smesso di esserlo. Ieri 31 maggio 2016, l’Assessorato alla Cultura e Legalità del Comune di Ficarazzi, l’avv. Maria Grazia Pillitteri e il Sindaco l’avv. Paolo Francesco Martorana, hanno regalato alla Sicilia un pomeriggio da “bel Paese”, un’evento culturale a cui ho avuto l’onore di partecipare, ovvero la presentazione del libro “La violenza sulle donne nel quadro della violazione dei diritti umani e della protezione del testimone vulnerabile” di Mirella Agliastro.
L’evento ha avuto luogo nella splendida cornice di Villa Sant’Isidoro De Cordova ad Aspra, la borgata marinara di Bagheria (PA), location, che ormai si è aggiudicata, a mio avviso, il titolo di “Isola di cultura” per i molteplici eventi che ormai quotidianamente accoglie. Oltre al tricolore che troneggia in cortile, quello che subito salta all’occhio, almeno al mio, è l’assenza di un banchetto dove poter acquistare il libro in programma, cosa che personalmente gradisco molto, perché da subito mi fa intuire che sarà un pomeriggio speciale, nessuna cassa da riempire se non le menti e i cuori del pubblico intervenuto. L’autrice esordisce, con delle frasi semplici, che approdano dritte al cuore di chi ascolta: “tutti devono fare la propria parte”… “il mio libro è stato definito un atto d’amore verso le donne, lo confermo, ho scritto questo libro per dare il mio contributo… per andare oltre ai fascicoli che mi vengono sottoposti…”. Ad ascoltare queste parole viene da pensare, che probabilmente l’autrice sia semplicemente una donna sensibile alle tematiche sociali, che ha sentito la necessità di lasciare un suo contributo ai posteri, invece è molto, ma molto di più. La dott.ssa Mirella Agliastro è il Magistrato Mirella Agliastro. Già giudice a latere della Corte di Assise, giudice dell’udienza preliminare ed Ispettore Generale del Ministero, ha trattato complessi processi riguardanti, tra l’altro, l’uccisione di padre Pino Puglisi, del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino Di Matteo, sciolto nell’acido, nonché altri innumerevoli ed efferati omicidi. Referente per la formazione decentrata dei magistrati, delegata dal C.S.M., ha avuto modo di approfondire profili culturali e criminologi dei maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori con riferimento all’abuso ed alla vittima, focalizzando strategie di intervento e strumenti legali nell’attuale scenario giurisprudenziale. Per lo studio svolto e l’esperienza acquisita, è stata chiamata come relatore in molteplici convegni ed incontri di studio nella materia della violenza in danno delle donne. Solo i grandi sanno essere devoti ai piccoli, l’ho sempre pensato e la dott.ssa Mirella Agliastro ne è la prova tangibile. Un pomeriggio intenso di emozioni, di nozioni, un pomeriggio quello di ieri, di crescita culturale dell’intera collettività. Con tono pacato, la dottoressa ha tradotto al pubblico presente nozioni complesse ma anche lanciato messaggi importantissimi, come la necessità di avere persone sensibili e competenti in tutti quei luoghi di primo soccorso, dagli uffici di denunci delle forze dell’ordine, alle case di rifugio per le vittime di violenza, perché è da li iniziano a crearisi i fascicoli destinati ai giudici e quindi le prove per garantire la salvezza delle vittime, e la giusta pena ai carnefici, ha spiegato l’autrice. Non si è censurata il magistrato, ansi coerente e orgogliosa del proprio ruolo istituzionale ha sottolineato con rispetto ed eleganza che in Italia la giustizia dovrebbe prestare più attenzione alle vittime e non agli aguzzini. Carnefici che grazie al impegno incondizionato della dott.ssa Agliastro stanno scontando l’ergastolo, al contrario di qualche giudice popolare che in secondo grado “sventola il mantello della misericordia” ci racconta la dottoressa.
Sono bestie, non possiamo definiti uomini, chi uccide la donna amata. Il Magistrato ha garantito l’ergastolo al 23 enne che con decine di coltellate ha ucciso l’ex cognata adolescente e ferisce gravemente con decine e decine di coltellate l’ex fidanzatina, giusto per citare il caso drammatico vissuto dalla famiglia Petrucci, caso tutto palermitano, giusto per restare in casa, perché il femminicidio di cui sempre più spesso, viene trattato solo come caso mediatico è un gravissimo problema sociale e antropologico che vede la privazione dei diritti umani.
Non solo questo, ma tante, tantissime nozioni ha sviscerato in poche ore la dottoressa, eppure mai, vi è stato un calo di attenzione da parte del pubblico presente. In italia purtroppo i casi di femminicidio, che fino a qualche decina di anni fa, venivano definiti casi di omicidi in famiglia, vengono spesso assegnati a giudici “appena arrivati” che avvolte non per incuranza ma per poca esperienza, saltano qualche passaggio fondamentale, creando in automatico ritardi giudiziari… “ma non voglio accusare nessuno”… ci tiene a sottolineare la dottoressa, “…voglio informare la società tutta, su ciò che succede dentro le stanze della giustizia”. Si dice che ci sono incontri che cambiamo la vita, questo è uno di quelli che ha cambiato la mia. Un onore per me aver conosciuto non una scrittrice, non un magistrato ma una donna con la “D” maiuscola, una Donna che mi fa sperare che nulla è vano, che una società migliore è possibile, che le donne in Italia, ancora sottopagata, sfruttate, violentate, mortificate, troppe volte definite solo femmine, hanno una rappresentante che non si stanca di voler migliorare la storia di questo Paese, diventato essa stessa storia ed esempio per chi come me, sogna di poter dare un contributo alla società.
“…Se il leone scappa dalla foresta in fiamme, il colibrì vola tra i roghi contribuendo ad irrigare, con il piccolo becco, ma con una gocce d’acqua dopo l’altra, le fiamme verranno estinte. Grazie dott.ssa Mirella Agliastro, se l’Italia un giorno sarà un paese migliore, sarà stato anche grazie a lei.
Elisa Martorana – Autrice del progetto foto_culturale “Woman for Woman”.
Immagini di Daniele Cangialosi