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1 ottobre 2016Posted in: Cronaca
Nella città delle Villa un centro di aggregazione giovanile viene trasformato in discarica rifiuti.
Una manifestazione simbolica quella che si è svolta sabato 24 settembre 2016 a partire dalle ore 10,00 davanti ai cancelli dell’ICRE, ex deposito di ferro confiscato alla mafia e situato in via Pablo Neruda a Bagheria, a pochi metri dallo svincolo autostradale. Nell’attuale PRG sono altre due le aree confiscate alla mafia destinate come centro di stoccaggio rifiuti ma, nonostante ciò, l’amministrazione comunale ha scelto in modo unilaterale, senza previo confronto con associazioni e cittadinanza, di usare l’ICRE nonostante la diversa destinazione d’uso prevista nel Piano Regolatore Generale quale centro di aggregazione giovanile.
L’ex magazzino del ferro è il primo tra i beni mafiosi sequestrati, dopo l’entrata in vigore della legge Rognoni-La Torre. Esponenti della società civile, artisti, associazioni, si sono riuniti sabato 24 Settembre 2016 mattina davanti ai cancelli dell’ICRE, per chiedere che quel luogo diventi luogo di memoria, con progetti permanenti di elevato contenuto culturale.
Un luogo simbolo della lotta alla mafia che non può ridursi a discarica di rifiuti, in spregio alle normative vigenti che destinano l’uso di beni confiscati alla mafia per finalità sociali.
Nel video vengono riproposti gli interventi dei componenti del Comitato Testimoni di Memorie organizzatori dell’evento, di Pippo Cipriani, dell’artista Elisa Martorana, dell’imprenditore e poeta Michelangelo Balistreri e di Padre Giacomo Catalano. Riprese di Daniele Cangialosi.
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