Incredulità, dolore e rabbia perchè di lavoro non si dovrebbe morire. Il giorno dopo l’incidente avvenuto a Mazara del Vallo in cui hanno perso due operai palermitani – Giuseppe Romeo di 52 anni e Vincenzo Miraglia di 32 – sono questi i sentimenti prevalenti. Sono le ore del ricordo da parte di quanti li conoscevano, mentre i sindacati tornano a chiedere più tutele per i lavoratori.
La tragedia si è consumata in pochi attimi. Romeo e Miraglia stavano lavorando nelle campagne di contrada Affacciata per il ripristino di un’antenna delle telecomunicazioni. Il traliccio della Telecom, ai quali si erano imbracati, è improvvisamente venuto giù. Romeo è rimasto schiacciato dal traliccio morendo sul colpo, mentre Miraglia è stato portato in elisoccorso al Civico di Palermo, dove è deceduto qualche ora dopo. L’area dove stavano lavorando è stata sequestrata per gli accertamenti del caso.
Miraglia lascia la moglie Linda, conosciuta alla parrocchia di corso Calatafimi, e una bimba piccola. Sulla bacheca Facebook della donna, amici e familiari lasciano messaggi di cordoglio. “Leggo adesso Facebook e ho capito cosa è successo! Tesoro non ti faccio domande ma mi stringo a te nel dolore! Che Dio ti dia la forza di affrontare questo immenso dolore”, scrive un’amica. “Ho saputo di tuo marito – si legge in un altro messaggio – ti faccio le mie più sentite condoglianze. Sono profondamente dispiaciuta. Mi stringo al tuo dolore. Mi dispiace davvero tanto”.
All’ospedale Civico i parenti di Miraglia non si danno pace. Gaspare, uno dei due fratelli, lo ricorda come un ragazzo “con la luce negli occhi. Viveva per sua moglie e sua figlia. Si era congedato nel 2004, era nell’esercito da molti anni. Poi ha deciso di dedicarsi al settore delle telecomunicazioni, era sempre stata la sua passione”.
Gli amici lo ricordano come “un ragazzo generoso, che amava il suo lavoro. Sempre disponibile”. Miraglia era il braccio destro di Romeo, che era uno dei “pionieri” delle telecomunicazioni in Sicilia. Fu lui a dare il via, materialmente, alle trasmissioni di Radio Azzurra. L’emittente, oggi Radio Tivù Azzurra, “per onorare la memoria di un grande professionista nel lavoro e di un grande uomo” ha deciso di sospendere le trasmissioni per l’intera giornata di giovedì 16 febbraio. “Era un amico, sempre attento e disponibile con tutti – dice Sasà Taibi di Rta - Il ricordo che mi lega a Giuseppe sarà sempre vivo in me. Fu lui ad accendere per la prima volta Radio Azzurra a Palermo. Fin da subito ci unì un sentimento di amicizia e stima reciproca. Uomini come lui non si possono dimenticare. Ci uniamo al cordoglio della famiglia”.
Giuseppe Messina, responsabile dell’Ugl Sicilia, esprime “vicinanza ai familiari delle vittime. Denunciamo in Sicilia il fenomeno incontrollato dei sub appalti nei quali si è notevolmente abbassato il livello di sicurezza e controllo preventivo degli stessi”. Cordoglio è stato espresso anche dalla Tim. In una nota “la società sottolinea che il tragico evento in questione rappresenta un fatto eccezionale nel panorama delle numerose attività affidate dalla Società a soggetti terzi, i quali – al pari di tutti gli operatori – sono chiamati a operare nel rispetto dei canoni di sicurezza sul lavoro. Tim – come sempre – assicura la piena collaborazione alle attività della magistratura”.