Giorno 31 Marzo 2017 è stato convocato il Consiglio Comunale in sessione straordinaria ed urgente. I due punti all’ordine del giorno erano l’approvazione del piano finanziario relativo al servizio di gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2017 e la determinazione per l’anno 2017 delle tariffe TARI – tassa sui rifiuti.
La Giunta Comunale e i consiglieri di maggioranza hanno disertato la seduta facendo si che non si sia potuta svolgere per mancanza del numero legale. A tale proposito abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio Sergio Cuccio una spiegazione su tale comportamento. Il Presidente del Consiglio a nome suo e dei consiglieri di maggioranza ci ha dichiarato testualmente quanto segue:
“L’amministrazione Martorana ha sventato questo tentativo di fare aumentare la tassa dei rifiuti e far pagare di più ai cittadini. Evidentemente l’opposizione che invece voleva che si andasse avanti, era lì per votare questo aumento”. La nostra scelta è stata dettata dal cuore e dal buon senso, impossibile aumentare le tasse in un momento di crisi economica che attanaglia il nostro paese – Queste le Parole di Sergio Cuccio che continua - I fatti sono questi: nel 2015, 2016 e anche per il 2017 la TARI a Ficarazzi non ha subito alcun aumento ed il servizio è stato eccellente. Anche quest’anno abbiamo mantenuto invariata la tariffa che l’ufficio finanziario senza l’avallo dell’assessore di riferimento voleva variare non su dati certi ma su semplici ipotesi di maggior costo. Quindi da una parte i burocrati freddi e sordi e dall’altra una amministrazione che per ben tre anni non ha variato la tassa (Il Consigliere Lanza che scrive nel 2015 e 2016 applaudiva l’amministrazione ed ora che è fuori l’attacca). La MAGGIORANZA ha dato una risposta politica alla burocrazia stando vicino alla gente mostrando nella continuità di essere sensibile alle esigenze del cittadino.Un’amministrazione che si è messa in evidenza per la sobrietà con cui ha gestito il bene pubblico, badando ai fatti concreti per il bene dei cittadini. Ecco perché abbiamo il coraggio e la presunzione di ricandidarci alla guida del nostro paese.