“Voglio rassicurare i miei elettori (e anche chi non mi ha votato): la mia candidatura non è stata un bluff. Avrei fatto volentieri il sindaco, ma Orlando, Ferrandelli e Forello mi hanno largamente battuto”. A dirlo è il giovane candidato sindaco di Palermo, Ismaele La Vardera, finito nell’occhio del ciclone per la sua presunta candidatura bluff alle amministrative di domenica. A spiegare cosa è successo è proprio il ragazzo dal ciuffo rosso con un post e un video sul suo profilo Facebook.
“Durante questi mesi ho documentato la mia campagna elettorale e tutto quel che mi è successo – dice -. Che male c’è a rendere trasparente la politica? Per farlo meglio mi sono fatto aiutare da persone con le quali ho collaborato e che mi hanno sostenuto in questi mesi: Davide Parenti (autore delle Iene e Claudio Canepari)”. “Subito dopo le elezioni, a risultato ottenuto – prosegue -, ho incontrato tutte le persone coinvolte e ho chiesto loro se fossero disponibili ad entrare nel nostro racconto. Praticamente tutte mi hanno rilasciato il loro consenso tranne uno che stava nella mia lista che non l’ha presa affatto bene e m’ha mandato all’ospedale (Francesco Benigno, ndr). Molti prima di me hanno documentato la loro elezione (Macron ad esempio, ma nessuno ha pensato che fosse un bluff la sua candidatura). Sto facendo male a voler raccontare la meravigliosa esperienza che ho fatto negli ultimi mesi?”