Ho conosciuto poco l’uomo Roberto Chilla sebbene un certo “fiuto” di chi gravita nei particolari ambienti di polizia, come il sottoscritto, abbia individuato nei tratti salienti: capacità umane e professionali di levatura superiore. Una forte personalità, tipica di chi è preposto al comando con specifiche responsabilità di uomini, visibilità pubblica e soprattutto, quella più stressante, la costante rendicontazione operativo-professionale alla superiore gerarchia. Oggi, si traduce tutto in numeri, in percentuali statistiche, in carte periodiche: arresti, fermi, furti, omicidi, denunzie ecc.. Tuttavia, Roberto Chilla al di la degli “stress” sembra aver conservato, in alcuni aspetti, la figura del comandante di stazione CC custode, magari leggero, di antiche tradizioni tesoro inestimabile di valori mai tramontati nonostante l’evoluzione dei tempi, del territorio ficarazzese oramai vicino alla metropoli Palermo. Una nuova cultura e le diverse tecniche di comando ricevute dai superiori votati oggi alla “governance”, “leadership” che snaturano, per l’evoluzione dei tempi e, forse, degli uomini, quel tesoro mai tramontato, a dir del vero, ancora visibile e sentito nelle piccole stazioni di paese laddove i carabinieri tutori dell’ordine costituito facevano emergere con contenuta misuratezza i loro sentimenti e doti umane. A tale principio, pertanto, il ragazzo originario del Salento, terra di uomini del Sud con grandi tradizioni contadine, artigianali e marinare ha fatto leva facendo tesoro dentro estrapolando al momento opportuno, in dinamiche anche tragiche e peculiari nel servizio, le doti delle persone vere ed autentiche. Non so, onestamente, quante volte Roberto Chilla nella sua veste di comandante, di uomo in divisa e padre di famiglia abbia potuto esternare nel corso della quotidiana attività istituzionale tali caratteristiche benchè sia certo e consapevole che l’arte del comando, quella dell’azione e non della posizione sia ardua ed ha una sola compagna, la solitudine. Un fatto è certo, gli attestati di stima, di affetto tributati non solo dall’amministrazione locale pubblica e dei suoi autorevoli rappresentanti, come si evince dalle dichiarazioni di protocollo istituzionale, hanno visto il primo cittadino Paolo Francesco Martorana, rimarcare con sostanza le emozioni, la perdita affettiva umana dal territorio e della stessa comunità che lo ha apprezzato ed anche amato sottolineando con incondizionata certezza che, l’arrivo dell’istituenda nuova gerarchia, non cancellerà il ricordo affettivo di Roberto Chilla ma migliorerà il solco etico professionale già avviato dal comandante salentino. Dichiarazioni sagge e sicuramente equilibrate che ho particolarmente apprezzato. Politica, pubblica amministrazione, ordine pubblico e sicurezza del territorio, a Ficarazzi cosi come tutta l’area palermitana, non sempre “vanno a braccetto”. Per tali motivazioni, oggi, Roberto Chilla, deve essere orgoglioso, non solo della sua onestà, ma di non esser incappato in situazioni ambigue laddove è facile non esser immune mettendo a rischio etica e carriera professionale. Complimenti e Roberto Chilla! Militare scevro e distaccato pur sempre gentile e fermo. Mi sembra che, ritorni a casa tua, in Salento e ciò deve renderti orgoglioso nella felice terra dei tuoi avi e delle tue tradizioni. Tutto ha un principio, la vita scorre come un fiume sino a sboccare al mare! Un divenire sempre costellato da percorsi, sentieri a volte ripidi talora scoscesi altri più fluidi. La vita è bella e quando se ne apprezzano i valori intrinseci allora, emerge l’uomo autentico quello vero, il ragazzo del Salento, di uomo del sud che la comunità ficarazzese ha veramente apprezzato. Buona fortuna Roberto e la tua bella famiglia! In bocca al lupo di cuore! Il tuo Salento, con il “mieru” il vino antico, le friselle, i pomodori secchi, le sue torri antiche di avvistamento sul mare, le sue terrazze e le luci delle candele delle notti d’estate, un mondo antico custode e geloso delle tradizioni che ama e fa rispettare agli altri e che vive per il futuro dei suoi giovani. Va dove ti porta il cuore Roberto! Che le strade si rincontrino un domani magari in “Via del Mare” per un Lecce Palermo e cosi visitare la tua amata terra ricca di mare e cultura. Buona fortuna!
Franco Comparetto