Lo sfincione, simbolo del cibo di strada, protagonista a Ficarazzi. Lo sfincione (sfinciuni o spinciuni in siciliano); prodotto tipico della gastronomia palermitana, inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani(P.A.T.) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MiPAAF) sarà l’indiscusso protagonista dell’evento “U Sfinciuni”.
Il Comune di Ficarazzi promuove la manifestazione, che si svolgerà a Ficarazzi, domenica 24 settembre dalle ore 17 alle 23, nei giardini di Villa Merlo, in collaborazione con l’Associazione “La Piana d’Oro”, MediaCom, Italia Cibum Projects e Slow Food Palermo, volendo dare una chiara impronta al rilancio turistico del territorio, attraverso la promozione dei prodotti tipici . Lo sfincione, simbolo della cultura del “cibo da strada” di Palermo e dei comuni immediatamente a oriente deL capoluogo siciliano (Ficarazzi, Bagheria, Casteldaccia). Secondo alcuni lo sfincione sarebbe nato nel monastero di San Vito nel cuore delle mura di Palermo tra il mercato del capo, la via Cappuccini e piazza Indipendenza. L’esigenza era quella di servire un pane più appetitoso e nuovo per il periodo delle feste, ma a disposizione c’erano solo pasta lievitata e gli ingredienti tipici della cucina contadina siciliana ( olio, mollica, cipolla, pomodoro, tuma).
L’obiettivo è valorizzare lo sfincione di Ficarazzi, come prodotto tipico della gastronomia legato all’identità territoriale, mettendolo a confronto con quello di Palermo e quello di Bagheria, in una simpatica sfida all’ultima porzione, rilanciando al contempo i beni culturali e storici del territorio. La sagra dello Sfincione a Ficarazzi ha una lunga storia che ha inizio negli anni novanta quando la locale Proloco aveva proposto all’amministrazione comunale di valorizzare questo prodotto artigianale, ormai divenuto tipico Lo Sfincione di Ficarazzi ha subito nel corso degli anni l’influenza degli abili panificatori del luogo che ne hanno cambiato gli ingredienti rendendolo unico.
Attenzione sarà rivolta alla sensibilizzazione sui temi legati ad una alimentazione sana e salubre, che passa dall’utilizzo nei processi di lavorazione della panificazione, delle farine derivanti dai grani antichi siciliani. Il nuovo corso della manifestazione è stato fortemente voluto dal Sindaco di Ficarazzi, Paolo Francesco Martorana e dall’ Assessore al Turismo e Spettacolo, Salvatore Bisconti.
Parteciperanno all’evento le attività storiche nell’ambito della panificazione non solo di Ficarazzi ma anche delle zone limitrofe. Significative le presenze dei panifici storici:Tralongo di Ficarazzi, Valenti di Bagheria e Ottavio Guccione di Palermo e del maestro pizzaiolo Daniele Vaccarella, della rinomata Pizzeria “La Braciera” di Palermo che sfornerà dal vivo la versione palermitana dello sfincione. Promozioneranno i loro prodotti le aziende che appartengono alla filiera gastronomica dello sfincione: produttori di farine, di olio, di trasformazione dei prodotti ittici (acciughe), produttori di cipolle, caseifici (che producono ricotta o tuma).
Non ci sarà solo cibo, ma sarà dato ampio spazio anche alla cultura. Con inizio alle ore 17 si svolgerà il convegno dal titolo “Ripartiamo dalla terra, come opportunità per la valorizzazione del territorio”, moderato dal giornalista Nino Aiello.
Alle 18.30 si avvierà il laboratorio per la lavorazione di farine di grano autoctoni che sarà condotto dal maestro Panificatore Davide Longoni del Panificio Longoni di Milano e dallo Chef Bonetta dell’Oglio; ambasciatrice del Territorio e paladina della biodiversità siciliana. All’interno della location si creeranno aree per l’animazione e l’intrattenimento dei bambini. Allieteranno la serata, con la proposizione della migliore tradizione popolare siciliana: ctil gruppo folkoristico“ Trinacria Bedda”. Si esibirà, infine, dal vivo il Trio Passionika.