Il Partito Democratico, in Sicilia in questa competizione ha raggiunto il suo minimo storico e la sconfitta è tutta da addebitare alle scelte del segretario nazionale Matteo Renzi che ha dato carta bianca al suo colonnello siciliano Davide Faraone. Un insuccesso senza precedenti.
L’alleanza di centrosinistra ispirata dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, infatti, non soltanto non ha dato frutti, ma a conti fatti si è rivelata un abbraccio mortale, con il candidato presidente Micari fermo a poco più del 18 per cento e la cosiddetta lista dei territori di matrice orlandiana che non piazza nemmeno un deputato regionale. Sulla sconfitta del centrosinistra pesa anche il disastro di cinque anni di (non) governo Crocetta, con un ex governatore che praticamente per tutta la legislatura è stato impegnato a tentare di accontentare tutti i suoi alleati i quali, un giorno sì e un giorno no si dissociavano dalle scelte del suo esecutivo, tenendo il governo crocettiano appeso a un filo. Insomma, il centrosinistra in queste elezioni ha dato il peggio di sé e la sconfitta non potrà non avere ripercussioni su scala nazionale negli equilibri interni al Pd.