La stagione della raccolta delle olive porta con se un problema di carattere ambientale che si ripresenta di anno in anno: lo smaltimento illecito dei residui degli oli. Da due settimane il Fiume Eleuterio come purtroppo accade ogni hanno in questo periodo, risulta essere pieno di liquami che presumibilmente derivano dagli scarti della lavorazione delle olive da parte di alcuni frantoi….
E’ quanto è emerso questa mattina in un post di Lino Campanella attivista del M5S. Sui social dopo il post pubblicato dal nostro compaesano si è aperto un vero e proprio dibattito con diversi utenti che hanno proposto alcune soluzioni alcune delle quali degne di nota. Qualcuno fa anche un appello ad Arpa Sicilia, LegaAmbiente, Protezione Civile, Goletta Verde, Capitaneria di Porto, Assessorato Territorio e Ambiente chiedendo una mano……
Come si può notare dalle immagini l’acuqa mischiata all’olio assume una strana colorazione e densità, se poi a questo aggiungiamo il malfunzionamento di qualche depuratore vi lasciamo immaginare l’odore che si respira in tutta la zona.
A tale proposito mi è giunta la mail di Tommaso Aiello consulente dell’Amministrazione Comunale di Ficarazzi per le tematiche ambientali.
La nota inviatami dice: “In merito alle perenni condizioni di forte inquinamento delle acque del bacino del fiume Eleuterio e alle innumerevoli denunce e segnalazioni da parte dei cittadini; visti gli effetti che questo tipo di inquinamento produce anche nelle acque di balneazione, ritengo che le amministrazioni comunali debbano agire nel più breve tempo possibile per dare inizio a politiche e attività di vigilanza e repressione di tutti i reati ambientali e consentire un progressivo risanamento idrico nelle acque e alla foce dell’Eleuterio. Per questi motivi mi appello a tutti i Sindaci dei Comuni del bacino dell’Eleuterio, permettendomi di proporre una bozza del seguente protocollo di intesa tra i comuni interessati e i dipartimenti regionali, così da tradurre in atto pratico quanto sopra descritto.”