La Sicilia fa i conti con i disastrosi danni causati dal maltempo a inizio mese e il tragico bilancio in termini di vite umane: “Un evento – commenta l’esponente del Ppe al Parlamento europeo, Giovanni La Via – che ci ha colti impreparati, e che in parte si sarebbe potuto evitare, se dal punto di vista infrastrutturale il nostro territorio fosse adeguatamente attrezzato e se esistesse una reale cultura e conoscenza da parte delle popolazioni non adeguatamente istruite a fronteggiare simili eventi”.
“Purtroppo le sole parole non sono sufficienti, e per questo ci stiamo adoperando per attivare il Fondo di Solidarietà dell’Unione europea per offrire il supporto necessario alle popolazioni e ai territori colpiti dal maltempo dei giorni scorsi. Per avervi accesso – spiega La Via – i danni devono superare lo 0,6% del Pil o i 3 miliardi di euro e l’Italia dovrà presentare una stima dei danni subiti entro 12 settimane dai fatti”. L’Europa quindi è al lavoro per sostenere le aree vulnerabili, ma intanto arriva una buona notizia.
“L’Unione europea – annuncia l’eurodeputato siciliano- ha stanziato qualche milione di euro a finanziamento di due progetti italiani, attraverso il programma LIFE. Tra questi il progetto “SimetoRes”, in Sicilia, che intende contribuire concretamente all’adeguamento del territorio della Valle del Simeto, attraverso interventi mirati a sviluppare infrastrutture moderne, capaci di fronteggiare alluvioni e forti precipitazioni”.
Il progetto- che vede coinvolti il Comune di Paternò come capofila, i comuni di Ragalna, S. Maria di Licodia, l’Università di Catania che fornirà supporto tecnico scientifico per tutte le attività, il Patto di Fiume Simeto e il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto – si basa sulla partecipazione attiva della popolazione: “Sensibilizzare, informare, entrare nelle scuole, educare a comportamenti corretti: la collaborazione della popolazione è importantissima, e questo progetto mette in campo la formazione di gruppi anche attraverso laboratori e workshop, per una maggiore presa di coscienza dei cambiamenti climatici in atto”, spiega La Via. “Il contributo della popolazione è il miglior veicolo per far sì che il sostegno che viene dalla politica trovi terreno fertile” aggiunge l’eurodeputato invitando le amministrazioni a presentare progetti ad hoc”.
“Prevenzione, essenziale, dunque, da una parte, e interventi in ambito urbano per l’implementazione del principio dell’invariata idrologico-idraulica volto a contrastare gli effetti dell’impermeabilizzazione dei suoli, anche attraverso la realizzazione di infrastrutture che favoriscano l’infiltrazione nel sottosuolo delle acque di pioggia. “Quello dei cambiamenti climatici è un tema che ci costringe a ripensare abitudini e comportamenti, mentre assistiamo a uno stravolgimento dei fenomeni meteorologici”.
“Proprio due giorni fa a Strasburgo – ha aggiunto l’eurodeputato – abbiamo approvato il Pacchetto energia pulita, un tema strettamente legato a quello del clima, e all’impatto che le nostre abitudini determinano nell’atmosfera. Le sfide che ci attendono sono determinanti: chiunque abiti questo pianeta, nel suo piccolo, è chiamato a contribuire perché anche piccoli gesti e azioni quotidiani incidono”.
Ufficio Stampa – On. Giovanna La Via